“Prendo le distanze dalla mozione presentata dai colleghi Pilone, Coralbo e Cancellario”. A parlare è il consigliere comunale di “Campobasso Nuova”, Enrico Perretta riferendosi all’atto presentato dai consiglieri di opposizione del “Polo Civico” relativo al decreto sindacale datato 10 dicembre firmato dal sindaco Antonio Battista in cui sono previste le nomine degli avvocati Stefano Maggiani ed Emanuela Prencipe nel Nucleo Indipendente di Valutazione al Comune di Campobasso. “Nomine che aprono scenari poco confortanti per la comunità campobassana e dettate da logiche che, come spesso accade in questo centrosinistra autoctono, sono totalmente contrarie alle promesse elettorali del sindaco Battista, ai suoi atteggiamenti di quando ricopriva la carica di consigliere di opposizione. Anche se, in apparenza, sembrano seguire logiche già collaudate dal centrosinistra della Regione Molise.
La presa di distanza, dunque, non riguarda le motivazioni assunte nella mozione presentata dai miei colleghi – spiega Perretta – ma il metodo utilizzato ormai da tempo proprio da Francesco Pilone e Marialaura Cancellario, seguiti da Coralbo, troppo inclini a concordare solo tra loro le iniziative da mettere in campo senza coinvolgere il resto dei colleghi. Persino quelli eletti, come me, nell’ambito della stessa coalizione.Bene, io non ci sto.Sono abituato nella vita a ragionare con la mia testa non ad uniformarmi ai pensieri altrui. Sarebbe stato certamente più corretto, da parte loro, concordare la mozione, questa come le altre, con tutti piuttosto che presentarla con la firma Coralbo, Pilone, Cancellario ed altri… mettendo a conoscenza solo in seguito gli altri colleghi solo per racimolare voti all’interno del Consiglio in fase di discussione.Mi rendo conto che queste mie parole possano urtare la sensibilità all’interno dell’opposizione che, per ben funzionare, dovrebbe invece essere coesa nel discutere, valutare e condizionare, magari con qualche cambiamento, i provvedimenti dell’amministrazione Battista.Invece devo prendere atto, con rammarico, che proprio all’interno dello schieramento del Polo Civico facente capo a Michele Scassera, peraltro troppo spesso assente, passivo e silente quasi incurante di quanto accade a Palazzo San Giorgio, proprio in quello schieramento vi è una corsa ad accaparrarsi qualche spazio in più sui giornali senza peraltro mettere in campo provvedimenti che vadano ad influire concretamente sull’operato della maggioranza, magari a favore dei cittadini che già vivono in ristrettezze economiche.
La politica per me è cosa seria, così come cosa seria è l’istituzione comunale nonostante la fiducia dei cittadini nei confronti degli enti territoriali, i comuni appunto, è crollata al 31%. Intanto tra le fila di opposizione si gioca ad anticipare l’avversario che non sembra essere il centrosinistra, ma qualunque collega che possa accorgersi di cosa non va o che possa programmare un’iniziativa istituzionale. Si indugia in un forsennato protagonismo polemico, con un atteggiamento di apparente critica chiusa che rischia, se non lo ha già fatto, di diventare semplicemente uno strumento autoreferenziale.Stando così le cose, io preferisco prendere le distanze da tutte le iniziative che verranno prese in maniera autonoma rispetto agli altri colleghi e continuerò a fare opposizione valutando, di volta in volta, i provvedimenti decidendo di esprimere il mio voto solo in rapporto all’interesse concreto che tali atti avranno sulla popolazione”.
Infine vorrei esprimere la mia opinione sulla polemica dei telefonini. Non so se l’allora assessore Di Giorgio e l’attuale assessore dipietrista, all’epoca consigliere del Pdl, Salvatore Colagiovanni, abbiano speso l’esorbitante cifra di 24mila euro in due anni. Di certo non condivido le spese e tantomeno sono d’accordo sui rimborsi agli eletti. Ritengo che ogni consigliere possa provvedere alle spese telefoniche mettendo mano alle proprie tasche, a partire dal sindaco Battista fino all’ultimo eletto in Consiglio. Chiedo pertanto al centrosinistra di dare prova di un cambiamento rispetto alla passata amministrazione. Mi rendo conto che si tratta di una prova difficile, considerando il fatto che, gran parte degli esponenti dell’attuale centrosinistra, provengono dalla passata legislatura di centrodestra. Ma considerando il periodo di crisi ed i sacrifici che si chiedono ai cittadini, con tasse esorbitanti e carenza di servizi, forse il minimo che si possa fare e ridurre qualche privilegio a noi classe politica.