di Massimo Dalla Torre
Consentiteci di dire la nostra su quanto sta accadendo nei palazzi della politica molisana. Palazzi scossi da un movimento tellurico, che giunge dal gruppo di maggioranza che, sulla questione “visibilità”, ondeggia, nonostante gli “ingegneri”, non ce ne voglia la categoria, assicurano che sono scosse di lieve entità che non lasciano il segno, leggasi recente riunione di Giunta dove ci sono stati chiarimenti, anche se non tutti hanno approvato le richieste di fedeltà.
Dicevamo movimento tellurico che, se non dovesse placarsi, ci auguriamo di si per il bene del Molise e dei Molisani, causerebbe ancora più disorientamento e sconcerto. Assistere a “baruffe chiozzotte” simili come le definirebbe Carlo Goldoni, pone una serie di domande, cui si deve, ripetiamo si deve dare risposte certe, che indichino una volta per tutte la strada da seguire se si vuole salvare quello che in sette mesi si è costruito.
Risposte che urgono, perché al punto in cui siamo, le chiacchiere che, un detto popolare dice “se le porta via il vento” non servono più. Abbiamo voluto rimarcare queste cose, perché da quando è scoppiato, “il casus belli” da più parti riecheggia il fil-rouge che caratterizza i “canti Carnascialeschi” del Magnifico che abbiamo modificato per l’occasione “siamo proprio sicuri che il diman abbia certezze?”. Cosa da verificare.
Ecco anche il perché del titolo, da non giudicare né offensivo né lesivo all’immagine di chi compone la maggioranza in regione in cui militano persone capaci e soprattutto pensanti. Un titolo che evidenzia che per “incomprensioni”, cerchiamo di addolcire la pillola, si sono persi gli obiettivi da perseguire. I quali, si spera possano portare il tanto atteso cambiamento che mandi definitivamente in pensione l’obsoleto modo di fare politica mirando al massimo per ottenere un risultato che dia l’ossigeno necessario al rilancio del Molise da troppi ignorato.
Un rilancio in cui i sotterfugi, gli accordi collaterali, gli sgambetti, i cambi di casacca, con la conseguente creazione di nuove formazioni politiche, siano banditi, affinché non si avvalori la frase, del senatore Andreotti “Il potere logora chi non lo ha” e nel Molise molti vorrebbero averne di più…