Il circolo Legambiente di Campobasso si schiera contro la dotazione di pistole alla polizia municipale coerentemente con la posizione già espressa nel 2020, insieme ad altri enti del terzo settore e della società civile, quando fu emanato un simile provvedimento nell’ambito del programma “scuole sicure”.
La delibera in quell’occasione prevedeva di acquistare 15 pistole, munizioni e fondine per 14.500€ al fine di reprimere lo spaccio di droga davanti le scuole, ma la mobilitazione della società civile, delle associazioni e di forze politiche come il Partito Democratico e Sinistra per Campobasso fu forte, e il provvedimento fu ritirato.
Ora con un decreto sindacale dal tempismo sospetto, un vero colpo di coda di fine mandato che non lascia spazio al confronto democratico, l’amministrazione 5stelle acquista e assegna 30 pistole e 900 munizioni agli agenti di Polizia Municipale, armi che verranno conservate nelle case dei dipendenti poiché, si legge, la Polizia Municipale è sprovvista di un’ idonea armeria.
“Riteniamo il decreto sindacale recentemente emanato ingiustificato e sproporzionato – dichiarano dall’associazione – Non è con le armi e che si garantisce la sicurezza, in un contesto quale quello della città capoluogo caratterizzato da un basso tasso di criminalità, ma con politiche di prevenzione e di contrasto al disagio, finalizzate a rafforzare il capitale umano e sociale della città. Chiediamo pertanto nuovamente la revoca del provvedimento e rilanciamo l’appello alla mobilitazione della società civile che anima Campobasso. – conclude l’associazione – Lo facciamo perché pensiamo che, dato il momento storico che stiamo vivendo caratterizzato dalla crescente presenza di armi, quello dato dall’amministrazione comunale sia davvero un brutto segnale.