di Massimo Dalla Torre
Sicuramente ricorderete il motivo che faceva da colonna sonora al giro d’Italia di qualche anno fa cantato da Gino Paoli. Motivo che, abbiamo preso in prestito e che, si adatta benissimo alla situazione politica cittadina che, non dà risposte ai cittadini, anzi le dà ma sono evanescenti e con tanti punti di domanda perché, nonostante gli attori sono gli stessi mina ancora di più il sistema visto la precarietà in cui versa la città dove, le chiacchiere non hanno mai smesso di infastidire i cittadini.
Una sorta di limbo in cui, a differenza di quello Dantesco, i sospesi sono solo ed unicamente i campobassani. Sicuramente incuriositi, vi domanderete ma cosa c’entra la canzone, con tutto quello che sta accadendo nel capoluogo di regione? La curiosità è presto soddisfatta, da più parti si canticchia il refrain della canzone di Paoli: pedala, pedala, pedala, in riferimento alla pista ciclabile che non permette di percorrere le strade senza invaderle e di conseguenza creare problemi alla viabilità cittadina. Senza voler essere impiccioni, anche se ne avremo tutto il diritto, la stessa cosa l’abbiamo pensata, improvvisandoci cantanti anche se della domenica poiché non è ammissibile giocare con le sorti dei cittadini tant’è che si pensa, di mettere in atto una manovra, da attuare, anche perché siamo alle soglie delle elezioni amministrative. Manovra da paragonare al “Desert Storm”.
La quale ripresenti il conto a chi ha mandato letteralmente in pezzi e annientato l’identità del capoluogo. Per i più distratti vogliamo ribadire che la situazione che stiamo vivendo è paragonabile al liquido di BLOB. La materia che scorre lentamente “otturando l’ossigenazione” che permette di respirare prima della fine definitiva. Un fluido la cui letalità è sotto gli occhi di tutti, che scende vischiosamente travolgendo quel poco di positivo che fino a questo momento è stato fatto. Per tornare alla questione ci piacerebbe dare un consiglio a chi è pronto a dare il colpo di grazia alla città. Se proprio avete deciso, prima di farlo, visionate le puntate dello sceneggiato televisivo “La maledizione dei Templari”, non si sa mai qualche piccolo suggerimento potrebbe arrivare dalle nebbie del tempo.