Francesco Pilone, insieme ai consiglieri comunali di Coalizione Civica si schiera contro l’installazione di una centrale biomassa in contrada Mascione. Il perchè ce lo spiga nell’intervista.
Consigliere intanto come è venuto a conoscenza della questione?
“ Ho appreso della convocazione di una conferenza di servizi il 9 aprile dal sito del Comune, in merito alla richiesta dell’installazione di una centrale a combusione legnosa. Bè visti i precedenti in materia ambientale, vista la volontà anche dell’Amministrazione comunale al recupero e valorizzazione delle contrade e dell’ambiente mi sono subito attivato per capire cosa stesse succedendo“.
Quale la prima azione?
” Con i consiglieri di Coalizione Civica, in virtù dell’articolo 10 del regolamento comunale, abbiamo subito protocollato un ordine del giorno per il Consiglio comunale per capire intanto di che tipo di autorizzazione si tratta, dove verrebbe collocata e quali sono gli indirizzi di merito della Giunta. L’ordine del giorno è stato respinto, in quanto era già stata convocata la conferenza di servizi. il nostro intento era proprio quello di capire, prima di tale riunione, intanto chi è la società richiedente e quale fosse la reale necessità di un impianto del genere. E’ pur vero che è la prima volta che arriva una richiesta del genere e l’iter che è stato adottato non è conforme, infatti ho contestato anche questo. Molti esponenti della maggioranza si sono schierati contrari all’impianto ma poi qualcosa è cambiato?”.
Qualcosa in più da alcune indiscrezioni si è saputo.
” Sappiamo che la richiesta è arrivata il 4 marzo e dovrebbe alimentare un impianto privato. Quello che ci stupisce è che la potenza di 199 kw intanto è un quinto di quella di Campochiaro e poi potrebbe servire circa 75 famiglie. Altro aspetto non meno importante è che un impianto del genere andrebbe alimentato per il 70% da materiale legnoso e ed il restante 30% da altro materiale, non è specificato di che tipo e di provenienza da fuori regione. Capisce, sempre visti i precedenti in regione, che la nostra preoccupazione, ma anche quella dei cittadini, è forte. Si è detto che è una caldaia medio-piccola, fonte di energia alternativa ma la combustione che ne viene fuori? E le polveri sottili che si propagano? Ben vanga la proposta di valorizzazione delle contrade, ma bisogna ponderare le decisioni e mettere al primo posto il bene comune”.
Consigliere altro neo è la mancanza di un Piano Energetico regionale
“Esattamente, ci troviamo in una grave vacatio legislativa in materia. Ora, attività politica a parte, mi chiedo perchè il Comune di Campobasso non prende una posizione precisa, dando anche maggiore forza alla struttura tecnica comunale, e chiede con forza al governo regionale una legislazione in materia di tutela ambientale e salute dei cittadini. Vogliamo aspettare una sommossa popolare? Dobbiamo aspettare che i cittadini si facciano portavoce dei loro diritti, e poi cercare di correre ai ripari soccombenti di un risarcimento alla ditta, nel caso di parre favorevole all’installazione dell’impianto? Credo che il caso di Campochiaro, e di altre problematiche aperte in regione, debba far riflettere”.
MDL