L’ennesima battuta d’arresto avvenuta oggi in Consiglio Comunale in merito a tematiche di natura urbanistica, denota il fatto che ormai la maggioranza sul tema (ma anche su altre questioni!!!!) è allo sbando TOTALE. Nel merito del caso circa la delibera inerente le “linee di indirizzo all’art. 18 LR n.7/2015 c.d. Piano Casa” come abbiamo fatto presente nelle sedi preposte (Commissione e Conferenza dei Capigruppo) si trattava di un argomento che posto in questa maniera, in termini ambigui e forvianti, andava rigettato a priori perché le strutture di pertinenza avevano tutti gli strumenti (normativi e di indirizzo) per dare risposte celeri alla cittadinanza. Si è voluto coinvolgere il Consiglio, in una situazione sottoposta all’attenzione del TAR, per far assumere responsabilità tecniche che all’organo assembleare, in questa fase, non competevano. Nel metodo ci troviamo di fronte ad una proposta di delibera (l’ennesima) viziata sia nella forma che nell’impostazione procedurale, che così impostata può dare la “stura” per eventuali atti che facilmente sfociano in ricorsi amministrativi da parte di privati.
Nello specifico, la pregiudiziale da me presentata andava ad evidenziare il fatto che mancasse la firma del dirigente dell’area Organizzazione, Indirizzo e Controllo così come previsto dalla stessa Giunta con Delibera n° 161 del 07.08.2015. La cosa gravissima che all’atto della votazione la maggioranza ha rigettato questa stessa teoria (Sindaco compreso), calpestando non solo l’atto giuntale ma le regole stabilite dall’organo esecutivo. Ecco che è stato indispensabile “contare” i neo sostenitori del rispetto delle regole da loro stessi stabilite….ma i numeri non c’erano. I “difensori” delle norme erano solo 8….tutti a casa….si riparte daccapo.
Qualcuno avvisi l’Assessore all’Urbanistica…..che a distanza di un anno e mezzo ancora non ha capito cosa deve fare.
Francesco PILONE Capogruppo di Democrazia Popolare