Le recenti dichiarazioni dei Consiglieri Comunali dell’UDC del Comune di Campobasso, in forte dissenso con le decisioni della maggioranza di Centro-Sinistra di cui fanno parte, evidenziano una situazione di stallo che, al di là dell’aspetto strettamente amministrativo, abbracciano considerazioni meramente politiche che non possono essere sottaciute. Ormai non si tratta più si singoli “mal di pancia” o di dichiarazioni isolate dei Consiglieri, ma stiamo assistendo ad un vero e proprio malessere generalizzato che riguarda l’appartenenza politica, che palesa la forzatura di un accordo elettorale tra l’UDC e la sinistra comunista avvenuto a Campobasso in occasione delle ultime amministrative.
Gli eventi nazionali, il fatto stesso della collocazione dell’UDC a livello regionale nel Centro-Destra e al Comune Capoluogo di regione nel Centro-Sinistra, l’evolversi di uno scenario politico più ampio che sta portando alla costituzione di una vasta AREA POPOLARE, capace di vedere insieme la tradizione democratica cristiana con il movimentismo civico, impongono, a mio avviso, una seria riflessione sulla necessità di aprire un confronto con tutte quelle forze partitiche che si riconoscono nei valori democratici cristiani e che sono in grado di recuperare la tradizione del cattolicesimo moderato impegnato in politica. “Un blocco di popoli liberi il quale garantisca la comune sicurezza e rappresenti il perno per la costruzione di una nuova Europa: è per questo che bisogna lavorare”. Con queste parole Alcide De Gasperi che, con Robert Schuman e Konrad Adenauer, è stato tra i padri fondatori dell’unificazione europea, guardava alla costruzione di un’Europa, fondata sui principi della democrazia e dell’uguaglianza, sugli ideali di libertà e di appartenenza ideologica. Con molta umiltà vogliamo lanciare un appello sincero agli amici dell’Unione dei Democratici di Centro (UDC) del Comune di Campobasso affinché si possa recuperare il dialogo per un progetto volto all’attenzione della “POLIS” come emblema costituente di una sensibilità civica che solo in determinati valori, in una fede condivisa, può trovare applicazione per un rilancio concreto delle “buone prassi” amministrative. Apriamo ad un serio confronto con gli amici che per anni hanno condiviso con noi un percorso moderato all’interno delle istituzioni, e non solo, per gettare le basi di un moderno contenitore di idee che vede nel Partito Popolare Europeo il punto di riferimento ideologico per un serio contributo alla crescita socio-economica del nostra territorio. Tecnicamente pensiamo ad un intergruppo che partendo da Campobasso possa portare ad un laboratorio politico serio, magari da estendersi su tutto il territorio regionale, in grado di non disperdere un bagaglio culturale fatto di ideali e valori al servizio del Bene Comune. La vostra collocazione è nella “Casa dei Moderati” che è alternativa alla sinistra e la sfida per un progetto centrista, come Alleanza Popolare, può essere avvincente per un rilancio strategicamente percorribile e fattibile per il bene della nostra terra.
Francesco PILONE Capo Gruppo DP Comune di Campobasso
Pilone: lanciamo un appello all’UdC, apriamo ad un confronto serio e pensiamo ad un intergruppo
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