Con piena e ferma convinzione intendo esprimere tutta la mia solidarietà e la mia vicinanza al Ministro dell’Interno, On. Angelino ALFANO, in merito agli attacchi ricevuti circa la circolare inviata ai Prefetti per invitarli a cancellare le trascrizioni di matrimoni effettuati all’estero tra persone delle stesso sesso, che alcuni sindaci italiani hanno, appunto, trascritto nei pubblici registri dello stato civile. In una Repubblica democratica fondata sul rispetto civile delle norme approvate da specifici organismi previsti dal dettato costituzionale, il richiamarsi all’obbedienza legislativa è un principio “sacrosanto” ed ineludibile che un Paese civile dovrebbe rivendicare con forza e non “mettere sotto i piedi”. Così come ribadito dallo stesso Ministro nella circolare, i provvedimenti sindacali che prescrivono agli ufficiali di stato civile di provvedere alla trascrizione dei matrimoni celebrati all’estero tra persone dello stesso sesso, ad ogni evidenza, non sono conformi al quadro normativo vigente. E ciò in quanto la disciplina dell’eventuale equiparazione dei matrimoni omosessuali a quelli celebrati tra persone di sesso diverso e la conseguente trascrizione di tali unioni nei registri dello stato civile rientrano nella competenza esclusiva del legislatore nazionale che ad oggi ancora non permette tali procedure.
Se nel metodo, pertanto, non può che essere condivisa la presa di posizione del capo del Viminale, nel merito mi auguro che con tutte le forze, nel nostro paese e nel rispetto di ciascuno, si continui a sostenere la Famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo ed una donna nella piena convinzione che anche, e non solo, attraverso questo principio si possa tutelare l’intera società dai continui attacchi disgreganti dal punto di vista etico, sociale, politico e, perché no, economico.
Pilone esprime solidarietà ad Alfano sulla circolare inviata alle Prefetture d’Italia
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