Con gli avvisi pubblici n. 778 e n. 779 del 29 Aprile 2015 per il conferimento di incarichi rispettivamente come componente del Consiglio d’Amministrazione della SEA S.p.A e come componente del Collegio Sindacale sempre SEA S.p.A, il Sindaco di Campobasso ometteva una serie di aspetti di carattere sostanziale che il Consiglio Comunale, come organo preposto a farlo così come stabilito dall’art. 42 comma II, lettera m) del D. Legs. N° 267/2000, dava per la nomina e la designazione dei rappresentanti del Comune presso Enti, Istituzioni ed Aziende.
Con Deliberazione di Consiglio Comunale n° 10 del 06 Agosto 2014, infatti, l’Assise Civica emanava i nuovi indirizzi per la nomina e la designazione dei rappresentanti del Comune presso Enti, Istituzioni ed Aziende. In quella circostanza il sottoscritto Consigliere Comunale di DP, Francesco PILONE, ha presentato 4 emendamenti tre dei quali approvati a maggioranza dal Consiglio.
Nello specifico, proprio in relazione ai requisiti e alle cause di incompatibilità dei nominati o designati, all’unanimità è passato un emendamento volto ad inserire all’art. 4, il divieto di nomina o designazione per quelle “… persone che esercitano per conto proprio od altrui, attività concorrenti con quelle dell’azienda, istituzione o ente (comprese le società), che partecipano come socio illimitatamente responsabile ad altra società concorrente o che sono amministratori o direttori generali in società concorrenti”.
Ebbene questo importantissimo passaggio è stato completamente omesso nell’Avviso Pubblico rendendo “impugnabile” il provvedimento.
Non solo! Sempre nella medesima seduta, in merito ai titoli delle persone da nominare o designare, l’Assise Civica, respingendo un emendamento presentato dal Movimento 5 Stelle, dava un indirizzo preciso circa il profilo dei candidati. Anche in questo caso non si è tenuto completamente conto degli indirizzi del Consiglio così come stabilito dalla legge.
Per queste considerazioni chiediamo che l’Avviso Pubblico venga ritirato, corretto ed emanato in linea con gli indirizzi espressi dal Consiglio Comunale non solo per evitare ricorsi ed impugnative varie, ma anche e soprattutto per un doveroso rispetto delle regole previste dalla legge oltre che dei candidati che si apprestano a concorrere agli incarichi previsti.