I Consiglieri Comunali della Coalizione Civica al Comune di Campobasso Pilone, Cancellario, Coralbo, Tramontano e Perretta hanno presentato una Mozione che sarà discussa nella prossima seduta di Consiglio Comunale volta al massimo coinvolgimento dell’Assise Civica nella predisposizione del Piano Sociale di Zona, strumento principale di programmazione dei servizi assistenziali di base sul territorio intercomunale dove Campobasso risulta essere Comune capofila.
In particolar modo:
· vista la L.R. n° 13 del 6 Maggio 2014 “Riordino del sistema regionale integrato degli interventi e servizi sociali” con la quale la Regione Molise governa il sistema dei servizi e delle attività sociali sul territorio molisano;
· preso atto della Deliberazione di Giunta Regionale n. 409 del 31 luglio 2015, avente ad oggetto “Progetto di Piano Sociale Regionale 2015 – 2018 (Periodo di programmazione finanziata 2016 – 2018)”;
· letta la Deliberazione di Consiglio Regionale n° 313 del 01 Dicembre 2015 con la quale la Regione approva il Piano Sociale Regionale 2015 – 2018 (Periodo di programmazione finanziata 2016 – 2018);
· preso, altresì, atto che contestualmente alla Deliberazione di C.R. n° 313 del 01 Dicembre 2015 il Consiglio Regionale approvava un O.d.G. (primo firmatario il Consigliere Vincenzo NIRO) avente ad oggetto: “Istituzione del fondo per sostenere le cosiddette <politiche passive> a favore della famiglia”;
· considerato che nei giorni 28 e 29 Gennaio u.s. il Comune di Campobasso ha effettuato delle audizioni con gli operatori del settore per la predisposizione del Piano Sociale di Zona così come previsto dalla Legge Regionale in oggetto e dalle norme procedurali;
tutto ciò premesso, i Consiglieri della Coalizione Civica intendono impegnare il Sindaco e la Giunta Comunale di Campobasso, a:
1. Coinvolgere, con tutti gli strumenti e le procedure che si ritengono necessarie e previste dalla norma, l’intero Consiglio Comunale nella predisposizione del Piano Sociale di Zona;
2. Promuovere serie politiche familiari volte a rafforzare azioni di sostegno alla famiglia attraverso il drenaggio di risorse aggiuntive previste dalla delibera di C.R. n° 313 del 1 Dicembre 2015, per istituire, all’interno del PSZ, un fondo dedicato proprio al disagio familiare estremo, soprattutto nei casi di impossibilità di attivare politiche di inclusione lavorativa, e, in particolare, ai casi di madri povere, sole, persone disabili, di marginalità estrema, e famiglie “cosiddette” non bancabili.