Il consigliere di “Campobasso Nuova” apre un tema scottante e incalza la maggioranza: verificare i dati dei rifiuti è il punto di partenza per diminuire la Tari ai cittadini :“E’ dall’inizio del 2015 che ho chiesto ufficialmente di riunire la commissione Ambiente di Palazzo San Giorgio per discutere di monnezza. Dopo vane rassicurazioni e pacche sulla spalla, finalmente la commissione presieduta da Maroncelli ha discusso sull’argomento. La conclusione, però, è stata solo una presa di coscienza: quando si parla di un tema scottante come i rifiuti, si ha la sensazione che spuntino le così dette orecchie da mercante.
Eppure io ho spiegato bene qual è l’obiettivo che vorrei raggiungere, e cioè cercare di studiare se ci sono i presupposti per abbassare la Tari ai cittadini già col cappio al collo per la crisi stringente. Delle due l’una: o si preferisce non affrontare fino in fondo il tema perché potrebbe emergere qualcosa di poco chiaro sulla gestione dei rifiuti a Campobasso ( ma spero di no visto che il servizio è gestito dalla Sea e quindi dovrebbe essere sotto il controllo diretto del Comune stesso), oppure il centrosinistra guidato da Battista non vuole seguire la strada di uno studio di sistema che possa portare i campobassani a pagare una tassa più bassa. Ma cosa ho chiesto alla Commissione Ambiente del Comune di Campobasso? Ho chiesto di discutere, nello specifico, delle verifiche che vengono fatte al momento della consegna dei rifiuti in discarica. Ossia, volevo conoscere formalmente le pesature degli ultimi sei mesi nonché le caratteristiche del contratto della Sea con il Comune di Campobasso e con la Comunità Montana Molise Centrale nella cui discarica sversiamo i nostri rifiuti. Bene, dall’incontro istituzionale è venuto fuori che mentre si ha contezza del peso della raccolta differenziata (vetro, plastica e carta), nessuno sa qual è il peso dell’umido o dell’indifferenziata prodotta dal Comune di Campobasso. Cosa, questa, assolutamente inconcepibile visto il funzionamento della raccolta dei rifiuti, lo sversamento in discarica, e i parametri in base ai quali si pagano le tasse per questo servizio. Tutto ruota intorno alle pesature. Ogni Comune dovrebbe pesare i rifiuti raccolti quotidianamente che, una volta arrivati in discarica, vanno ripesati. Di solito le due pesature non sono mai perfettamente corrispondenti (soprattutto per l’indifferenziata) perché, durante il percorso tra il Comune (dove è stata effettuata la raccolta) e la discarica di smaltimento, il camion consuma il carburante oppure si perdono liquidi. Ma indicativamente il peso varia di poco. Quando invece c’è la raccolta differenziata, questi rifiuti viaggiano con il così detto “formulario”, ossia il peso presunto di plastica, vetro, carta. In particolare, sulla indifferenziata, sembra che il Comune di Campobasso non effettui la pesatura quotidiana prima che il camion parta dalla città, mentre risultano le pesature effettuate in discarica. Pur essendo la discarica di proprietà della Comunità Montana, viene gestita da un privato. E nonostante l’affidabilità e la serietà indiscussa, rimane il fatto che il Comune di Campobasso non effettua i controlli necessari sul sistema di gestione rifiuti. Perché, se la pesatura iniziale non viene effettuata dal Comune, chi assicura ai cittadini (che pagano le tasse in base a questi pesi) che la pesatura in discarica sia conforme alla mancata pesatura dei rifiuti? In realtà il problema riguarda quasi tutti i Comuni molisani quindi sarebbe il caso di affrontarlo su scala regionale. In ogni caso, essendo io un amministratore del Comune di Campobasso, ritengo necessario che la maggioranza non continui a glissare sull’argomento ma dia risposte chiare e precise su un tema di assoluta importanza quali i rifiuti e i conseguenti risvolti derivanti da esso. Anche perché Andreotti docet: a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca”.
Enrico Perretta
Capogruppo
“Campobasso Nuova”