In occasione della “Settimana Nazionale della Dislessia” che si celebra dal 4 al 10 Ottobre 2021, il Comune di Campobasso si è fatto promotore di un evento di raccordo e sensibilizzazione sulla tematica DSA, svoltosi venerdì presso i locali del Circolo Sannitico di Campobasso.
All’incontro sul tema dei DSA erano presenti l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Campobasso, Luca Praitano, le Dott.sse Strever e Passarella per il Servizio di Neuropsichiatria infantile, la Dott.ssa Forte per l’Ufficio Scolastico Provinciale, le Dott.sse Spagnolini e Panicelli referenti per L’A.T.S. di Campobasso, i dirigenti o i referenti DSA e BES per gli istituti comprensivi Montini, D’Ovidio, Colozza, Jovine e Petrone.
Dopo l’introduzione all’argomento da parte dell’Assessore Praitano, i referenti del servizio sanitario hanno fatto una panoramica generale sullo stato del fenomeno a livello nazionale partendo dai riferimenti normativi.
La Dott.ssa Passarella ha fatto presente l’aumento dei numeri dovuti anche al maggior riconoscimento scientifico e alla messa a punto di strumenti per la diagnosi condivisa a livello il territorio nazionale. Importante l’utilizzo di strumenti compensativi e di misure compensative e dispensative anche in altri ambiti, ultimo il tempo aggiuntivo per i DSA che devono sostenere l’esame per la patente.
La Dott.ssa Strever ha, invece, posto l’accento sulla necessità di cogliere i segnali precoci di rischio ravvisabili già nella scuola dell’infanzia, di porre attenzione alle comorbilità con altri disturbi, sull’importanza dello screening per evitare che i soggetti con DSA arrivino alla certificazione troppo tardi quando si trovano nella scuola superiore.
Successivamente la parola è passata ai referenti delle scuole che hanno fatto presente le difficoltà quotidiane vissute in ambito scolastico, nella gestione della complessità del gruppo classe e nell’uso degli strumenti compensativi. La Dott.ssa Forte ha evidenziato come la scuola sia già fortemente inclusiva e ci si stia muovendo per promuovere una inclusività ancora più marcata, soprattutto dopo il periodo pandemico che ha avuto come risvolto positivo un maggiore avvicinamento alle nuove tecnologie.
Il problema è però anche di natura culturale, con il mancato riconoscimento del problema. Le referenti per l’ATS hanno ribadito l’importanza del coinvolgimento attivo e consapevole delle famiglie, e del supporto economico necessario per sostenere le famiglie meno abbienti.
“Tra i diversi spunti di riflessione emersi dal lavoro sinergico degli attori presenti alla tavola rotonda – ha dichiarato l’assessore Praitano – sono da sottolineare: la necessità di un supporto psicologico a scuola, cosa che già avviene in molti istituti della città, per ridurre il carico d’ansia legato alla certificazione; progetti pedagogici dedicati al potenziamento e all’acquisizione delle strategie operative e metodo di studio, coinvolgimento attivo dei genitori in termini di consapevolezza al problema.
Tutti i protagonisti presenti alla tavola rotonda hanno convenuto sulla necessità di progetti di doposcuola specializzati, con tutor DSA, per aiutare gli alunni ad utilizzare gli strumenti compensativi (software specifici e altro) nelle modalità corrette; in particolare per le famiglie meno abbienti che non possono sostenere i costi di un doposcuola specialistico privato.