La presenza conclamata del più contagioso ceppo inglese del virus, la pressione insostenibile sugli ospedali regionali, la campagna vaccinale ancora in alto mare, la compresenza di docenti, personale ATA ed alunni, tutti ancora non vaccinati, in spazi dove non è possibile assicurare la necessaria areazione, impongono una chiusura delle scuole di ogni ordine e grado.
È una scelta dolorosa, ma che, se fatta oggi, produrrà effetti positivi in futuro, per tutti.
Auspicabile, in realtà, la chiusura, con i conseguenti indispensabili ristori, di tutte le attività e dei luoghi dove è inevitabile la compresenza di più persone per molte ore, ma non è possibile garantire il necessario distanziamento e la opportuna areazione.
Facciamo presto.
ALESSANDRA SAVATORE
GIOSE TRIVISONNO
BIBIANA CHIERCHIA ANTONIO BATTISTA