Dall’Associazione ‘Tedeschi’ riceviamo e pubblichiamo
Un momento di straordinaria commozione per Padre Libero missionario partito da Cercemaggiore nel 1963 ed impegnato per 50 anni nelle favelas di Rio de Janeiro e di San Paolo del Brasile. Il suo impegno nel 2014 spinse il Parlamento dello Stato di San Paolo a dargli uno dei più importanti riconoscimenti istituzionali conferiti ad un cittadino straniero per la sua opera al fianco degli ultimi, dei poveri e dei bambini. Padre Libero negli ultimi anni nonostante sia alle prese con problemi di salute non ha perso la sua pacata determinazione, la sua tenacia e il suo legame con il Molise e in particolare con Cercemaggiore il suo paese di origine.
Ieri nel corso della visita con André Bartholomeu e Dante Gentile Lorusso, delegati dell’Associazione Giuseppe Tedeschi, non ha trattenuto la propria emozione nel ricevere un segno del Santuario di Santa Maria della Libera a cui è stato sempre legatissimo e dalla città di Braganza Paulista invia alla sua terra di origine un abbraccio affettuoso e bello.
Per la nostra Associazione che con semplicità mantiene i rapporti con le comunità molisane all’estero è motivo di grande gratificazione aver potuto condividere un sorriso e dei momenti di emozione con un missionario esemplare che ha dedicato tutta la propria vita ai più fragili e ai più poveri.
La Presidente Il Comitato Direttivo
Lidia De Sanctis Anna Spina
Roberta Iacovantuono
Elisabetta Brunetti
Chiara D’Amico
Annamaria Evangelista
Tony Pietracatella
Michele Petraroia
Padre Libero Zappone, un missionario per 50 anni nelle favelas di Rio
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