L’Ordine dei giornalisti del Molise fa appello alla deputazione parlamentare molisana affinché, di concerto con chi ha già assunto analoghe iniziative, eviti la drastica riduzione dei contributi statali per l’editoria, in particolare per le televisioni. Dal 2008 il Fondo nazionale per l’emittenza locale si è progressivamente ridotto e la previsione in Legge di Stabilità per il prossimo anno è del tutto inadeguata. Il settore dell’emittenza locale è in grave crisi; negli ultimi anni ha perso circa 100 milioni di euro; ha dovuto far fronte ai massicci investimenti per il passaggio al digitale e altre risorse occorreranno per l’ulteriore passaggio al cosiddetto “digitale 2”. Il pesante taglio di dotazione del Fondo nazionale causerà l’aggravamento della crisi e la chiusura di parecchie imprese editoriali, mettendo seriamente a rischio il pluralismo dell’informazione.
Ma è paradossale che, a causa della crisi, con la conseguente perdita di molti posti di lavoro, lo Stato dovrà farsi carico del costo degli ammortizzatori sociali; e quindi, in definitiva, se riteneva di poter risparmiare, il Governo rischia di dover pagare molto di più. L’Ordine dei giornalisti del Molise, su propria richiesta, nei giorni scorsi ha accolto con favore le rassicurazioni dell’assessore regionale al lavoro Petraroia, che ha ufficialmente ammesso all’impiego della cassa integrazione in deroga anche i giornalisti. Ma ora due cose sono ancora necessarie: il riadeguamento del Fondo nazionale per le tv, in sede di Legge di stabilità e l’approvazione di norme regionali a sostegno del settore televisivo. Anche nel Molise, infatti, sono a rischio aziende editoriali, posti di lavoro e pluralismo dell’informazione.