Il Vicesindaco Pietro Testa: “Sostanzialmente resta tutto invariato. L’obiettivo è favorire i controlli e contemperare le diverse esigenze, nel rispetto di tutti. A breve anche le disposizioni sui botti e fuochi pirotecnici e l’attivazione della videosorveglianza”.
Il Comune di Riccia ha emanato l’ordinanza numero 87 del 7 dicembre 2017 per disciplinare gli orari di chiusura dei locali pubblici e lo spegnimento della musica.“In verità, non è cambiato proprio nulla – spiega il Vicesindaco Pietro Testa – La chiusura infrasettimanale per i locali che si trovano nel centro abitato resta fissata a mezzanotte (nel periodo estivo all’1:00), la domenica alle ore 2.00 e nei prefestivi (venerdì e sabato) potranno restare aperti fino alle 3 di notte, con l’obbligo di spegnere la musica un’ora prima. Dunque, tutto resta così com’era, con il provvedimento reso necessario per consentire un corretto controllo alle forze dell’ordine, che ne hanno fatto richiesta insieme a tantissimi altri cittadini”.
Riccia, quindi, non nega a nessuno il diritto allo stare insieme nei bar, ma rispetta le leggi a tutela del pubblico decoro e del diritto dei residenti a non essere disturbati nel cuore della notte
“Amiamo il nostro paese e facciamo di tutto per tenerlo vivo e in allegria – continua il Vicesindaco – Proprio per questo, è utile ricordarlo a chi lo ha dimenticato, 8 anni fa siamo stati proprio noi dell’attuale Amministrazione ad aver esteso gli orari di apertura dei locali pubblici, anche per persuadere i nostri giovani a restare in paese, favorendo così il commercio locale.
Oggi nulla è cambiato e con l’ordinanza è stato semplicemente favorito un maggior controllo sugli abusi. E a breve, colgo l’occasione per annunciarlo, emaneremo anche l’ordinanza sui botti illegali. Senza dimenticare che stanno per essere attivate le telecamere di videosorveglianza.
Che non significa comprimere il divertimento, ma disciplinarlo contemperando tutte le esigenze: di chi vuole fare festa, dei gestori dei locali, di chi la notte vuole riposare e dei carabinieri che devono controllare. Così facendo, si potrà stare meglio insieme ed in allegria, senza però nuocere al prossimo e chi dà fastidio potrà essere controllato ed eventualmente sanzionato.
Nemmeno nelle più famose città della movida, il venerdì e il sabato è previsto un orario di chiusura che arriva alle 3 di notte. Mentre in mezzo la settimana, d’inverno, non si arrecano danni ai bar del centro abitato – e non delle zone extraurbane – nello spegnere la musica alle ore 23.00. Orario in cui, di solito, non c’è più nessuno nei locali pubblici e comunque non è avvertita la necessità di tenere alti i volumi fino a tarda notte.
Non è facile svolgere il ruolo di amministratore pubblico – ha concluso Pietro Testa – ma noi ce la mettiamo tutta per rendere la nostra Riccia sempre migliore, più accogliente, più felice, rispettosa dei diritti di tutti, anche di chi vuole fare festa fino a tarda notte, ma sempre lungo la strada della legalità e dell’educazione civica”.