Con la neve di marzo candida e fitta, il cielo monocolore e l’effetto moon boot dei passi sulla coltre bianca, in perfetto stile Neil Armstrong, sembra davvero di essere sulla luna nella piazzetta all’interno del palazzo ex Gil di Campobasso dove, color argento satinato il Planetario dell’Istituto Nazionale di Astrofisica svetta misterioso e per ora solitario, come una vissuta base spaziale. La struttura ospiterà i visitatori del Festival nazionale dell’Astronomia e dell’Esplorazione ai nastri di partenza in Molise.
Le migliaia di studenti provenienti da tutta Italia sono pronte a invadere non solo il planetario, ma anche le aule multimediali e scientifiche allestite nei tre piani dell’ala Nord della scuola primaria “D’Ovidio” di via Roma a Campobasso dove la rinomata ed eccellente scienza didattica del Muse (Museo delle Scienze di Trento) darà le risposte alle curiosità più varie sulle meraviglie dell’universo accessibile.
Il Festival dell’Astronomia continua a ricevere prenotazioni e adesioni. E stuzzica non poco l’interesse della piazza campobassana, molisana e nazionale. Una mostra e una manifestazione per tutti, visto che a parte le visite guidate, che partiranno ufficialmente martedì 10 marzo, faranno da contorto robusto alla kermesse anche numerosi convegni, con ospiti, scienziati e divulgatori di livello planetario. Nel weekend prossimo le prime conferenze a tema. Tra le presenze illustri quella del Presidente dell’Inaf, Giovanni Bignami, sostenitore di un Festival che può contare sul supporto della Regione Molise e sul patrocinio del Comune di Campobasso. Insomma, pronti per il decollo o per l’allunaggio, a seconda di come si… interpreta il cosmo. L’importante è viaggiare, aprirsi ai nuovi mondi e, soprattutto, conoscere e capire: il Molise, l’Italia, il mondo e, finalmente, anche l’universo.
Neve e planetario, effetto allunaggio per il Festival dell’Astronomia. Da martedì l’invasione delle scuole
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