“C reare uno sportello di ascolto imprenditoriale, rafforzare la rete di sostegno alle aziende, impegnarsi nella formazione sulla Dottrina sociale della Chiesa e diffondere le buone pratiche in uno stile di emulazione, con un concreto impegno nel campo culturale e artistico” questi sono gli impegni che il nascente gruppo dell’UCID ha posto come suoi obiettivi. Il tutto è sgorgato nella riunione fondativa, tenuta nella Sala Celestino V°, nella serata del 8 aprile 2022. L’UCID, infatti è l’associazione che aggrega gli imprenditori e dirigenti d’azienda .
Nasce intorno agli anni cinquanta subito dopo la guerra, come una proposta coraggiosa da offrire ad una società che si chiedeva come utilizzare bene il denaro negli investimenti, per dare una ricchezza a tutti, con nuovi posti di lavoro. E’ cioè la gioia di vedere che nel cuore dell’economia entra l’etica , che non contrasta con l’economia; anzi, la valorizza e la dirige per il bene di tutti. Non per arricchirsi, egoisticamente, ma per arricchire la società, in dimensione di Bene comune. Erano presenti al primo incontro il portavoce dell’UCID Abruzzo dott. Tomeo, con il nuovo presidente dell’UCID locale, dottor Ernesto D’Aquila, oltre all’Arcivescovo GianCarlo Bregantini, che segue con interesse vivissimo questa nuova associazione di forte promozione sociale e manageriale.
Ci ha offerto una densa riflessione spirituale e teologica don Antonio Mastrantuno, Assistente generale dell’UCID, venuto appositamente da Roma, pur essendo di Larino. Con loro, diversi parroci, tanti imprenditori e numerosi dirigenti, nelle varie aziende. L’associazione UCID ci voleva proprio in Molise, che sta vivendo una stagione complessa. Da una parte sentiamo la pesantezza del nostro passato fatalistico, ma dall’altra però percepiamo che è possibile cambiare questa storia di passività , dando speranza. E la speranza non è un sogno utopistico, ma è proprio quella forza che rende possibili i sogni nella storia. A una condizione: che il sogno sia di tanti, meglio se di tutti, perché solo allora sarà possibile realizzarlo; altrimenti resterà semplice utopia e non gioverà a nessuno, come hanno detto sia il Vescovo che don Antonio.
Si è partiti da una precisa citazione di papa Francesco, tratta dall’ultima sua enciclica sociale, la Fratelli tutti, al n. 123: L’attività degli imprenditori è una nobile vocazione, orientata a produrre ricchezza e a migliorare il mondo per tutti, poiché Dio sia aspetta da noi che sviluppiamo le capacità che ci ha dato e ha riempito l’universo di potenzialità. Nei suoi disegni, infatti, ogni persona è chiamata a promuovere il proprio sviluppo, per far crescere i beni e aumentare la ricchezza!…tenendo sempre presente che la destinazione universale dei beni della terra ha la precedenza sulla proprietà privata, con il diritto di tutti al loro uso!” (F.T. 123).
Per dirla con uno slogan: prima viene il Nostro e poi il mio , poiché solo se garantiamo il nostro, potremo realizzare ciascuno il suo! Il Molise, infatti, si sta rendendo conto sempre più che solo puntando sui propri talenti diffusivi e sulle risorse, che la storia e il paesaggio e la cultura ci hanno dato, è possibile creare posti di lavoro, per i nostri giovani, perché non fuggano. Come diceva il dottor d’Aquila, dobbiamo emulare altre terre dove la montagna e il mare, che la nostra Regione possiede così largamente, sono diventati volano di sviluppo.
Nascerà allora un turismo stimolante, una agricoltura avanzata e rispettosa dell’ambiente, in una realtà di agroindustriale che non sia pigrizia, come la GAM ma sostegno ad un cammino, capace di dar vigore ai nostri borghi, per ravvivare le aree interne. Nella creazione di reti di sostegno e di incontro, l’UCID potrà offrire agli imprenditori una rete e non una ragnatela. Questa è la grande sfida da attuare.