Bisogna sempre credere in sé stessi, anche quando attorno a sé “si vede solo e soltanto il buio”. La dipendenza si può sconfiggere, si può strappare. Questo il messaggio risoluto che gli studenti dell’Istituto “Pertini-Montini-Cuoco” di Campobasso hanno voluto lanciare con i loro cortometraggi, selezionati e premiati nell’ambito del concorso
“Molise3senzasostanzestupefacenti”. La scuola rappresentata dal Dirigente Scolastico Prof. Umberto Di Lallo è salita sul secondo gradino del podio con il cortometraggio “Stupefacenti ma senza sostanze”, realizzato dalla studentessa Lanfranca De Simone della classe 5C, che ha vinto 500 euro.
Per la realizzazione del video la studentessa si è basata (essendo appunto un’adolescente) su tutto quello che potrebbe influenzare un giovane ragazzo. Si può notare la sensibilità della protagonista che è stata insultata in luoghi fisici (ad esempio la scuola) o virtuali (come i social); sensibilità evidente quando la ragazza si accorge dei suoi coetanei che per “divertirsi” o “affrontare” i problemi bevono alcolici senza sosta. Il messaggio fondamentale però è quello di lasciarsi aiutare senza vergognarsi, senza paura. Le riprese sono state effettuate con un telefono, il filmato è stato montato utilizzando VideoMaker (in una parte del video compare anche Instagram).
L’Istituto del capoluogo si è distinto anche perché un altro lavoro della stessa scuola è stato selezionato dalla commissione rientrando tra i sette che sono stati ammessi all’evento conclusivo tenutosi lo scorso 27 ottobre nell’Auditorium della ex Gil del capoluogo.
Si tratta del filmato “Nero: il colore della dipendenza”, del team di 5 D costituito da Paola Picciuto, Francesco Pascarella, Veronica Pia Petti. Il video ha voluto ricreare la storia di una persona divenuta tossicodipendente a causa del cyberbullismo e che riesce ad uscirne. Tutto questo per dimostrare che tutti possono riuscire a vivere una vita “migliore” anche se sembra tutto “nero”. Soprattutto grazie all’aiuto degli amici e delle persone più care si può tornare a vedere il mondo in modo diverso
e ricominciare a “vivere a colori…!”.
Il cortometraggio è stato realizzato utilizzando un’applicazione di videomaking che si chiama Vegas. Per il sound, invece, è stata impiegata musica, senza copyright, scaricata da Youtube. Trovare la forza per uscire dal tunnel è possibile e necessario, dunque. Un aiuto decisivo può scaturire da un parente, da un amico o da una persona estranea, come lo psicologo della scuola. Anche la scuola gioca infatti un ruolo fondamentale nella prevenzione perché essa permette di “aprire gli occhi”, insegnando a riflettere su delicati temi della vita quotidiana e quindi non solo su argomenti presenti sui libri di testo. Da non sottovalutare è anche la possibilità di usufruire dello “Sportello Ascolto” e di poter parlare liberamente delle proprie problematiche con un esperto che sappia “come aiutarti”.
L’Istituto “Pertini-Montini-Cuoco” ha sempre avuto a cuore le problematiche giovanili,
impegnandosi a fondo mediante azioni di informazione e contrasto alla dilagante diffusione delle sostanze stupefacenti. All’ordine del giorno anche progetti di prevenzione nell’ambito della Educazione alla salute ed Educazione ambientale (dall’Educazione stradale a quella alimentare) per contrastare la dispersione scolastica e favorire l’inclusione, intesa nel suo significato più ampio.
Da sempre, il “Pertini-Montini-Cuoco” crede fermamente nella prevenzione attraverso la
formazione e l’apprendimento in ogni tipo di contesto, da quello formale a quello informale. “Si impara sempre ed in ogni modo” e, per questo, ha deciso di prendere parte al concorso realizzato in collaborazione con la Camera Penale Distrettuale del Molise, U.I.C.A., l’Ordine dei Giornalisti del Molise, il SERD Regione Molise.
Sono stati interessati, nello specifico, dieci studenti, coordinati dalla Prof.ssa Incoronata
Ricciardella, delle classi Quinte sezioni D e C dell’indirizzo Biotecnologie Sanitarie, del passato a.s. 2020-2021 (per la 5 D Karim Morsaoui, Mariapia Parziale, Giovanna Iammatteo, Giulia Matarazzo, Giusy Moffa, Paola Picciuto, Francesco Pascarella, Veronica Pia Petti; per la 5 C Lanfranca Johanna Pia De Simone, Michele Presutti).
Sensibilizzare gli studenti alla partecipazione attiva e ad un impegno sociale verso la comunità come attori principali nella battaglia per la prevenzione delle tossicodipendenze. Questo lo scopo del concorso, sposato appieno dalla scuola che ha saputo partecipare da protagonista. E come disse William E. Henley nella sua poesia “Invictus”: “Non importa quanto stretto sia il passaggio, Quanto piena di castighi la vita, Io sono il padrone del mio destino: Io sono il capitano della mia anima.” È possibile uscire dal tunnel se veramente lo si vuole.