Si è costituito in data 18 gennaio 2018 il Comitato Spontaneo “Infermieri che lottano”. Lo scopo del sodalizio è quello di difendere e sollecitare le procedure previste dal Provvedimento del DG Asrem, n. 1187 del 25/10/2017, “Avviso di mobilità , dall’esterno, per titoli e colloquio, riservato al personale del comparto con rapporto di lavoro a tempo indeterminato presso le altre Aziende ed Enti di Comparti diversi per 140 Collaboratori Professionali Infermieri Cat. D.”
Il nostro primario interesse – affermano gli infermieri aderenti al Comitato – è quello di rappresentare all’opinione pubblica molisana che oltre al disagio di chi, drammaticamente, da anni non riesce a trovare un lavoro stabile c’è anche quello dignitoso e coraggioso, ddi chi per ovviare alle carenze della nostra classe politica regionale , e per non asservirsi ai meccanismi assistenziali e clientelari da essa determinati e colpevolmente alimentati, a danno di chi legittimamente cerca occupazione, ha scelto di andare a concorrere per i posti disponibili nel resto d’Italia, lasciando nella propria terra: cuore, mogli, figli e genitori anziani, spendendo l’intero stipendio per sostenersi fuori casa continuando a afr fronte anche alle spese del nucleo familiare lontano, e tutto questo perchè convinto che la Legge, e non le logiche di recupero dei consensi di un governo al capolinea, gli avrebbe consentito, prima o poi, di tornare.
Ebbene quel giorno è arrivato, lo sanciscono sia il succitato Provvedimento del DG Asrem, che un accordo chiuso il 6 dicembre 2017 tra Asrem, regione e Organizzzazioni Sindacali in base al quale l’Azienda procederà ad assumere 140 Infermieri attraverso la mobilità volontaria ed altri 140 con un Concorso Pubblico Straordinario riservato al personale precario. Ma proprio ora giungono voci di presunti ricorsi da parte di colori i quali hanno firmato contratti a termine per poi, evidentemente, far finta che non lo sapevano, coloro che vantavano l’orgoglio di aver tenuto in piedi la sanità locale che senza di loro sarebbe andata al collasso. Dimenticano questi colleghi che non fanno niente più di quello che ciascuno di noi fa nell’Azienda dove lavora: notti, feste, natali ecc. con la differenza che loro, alla fine di ogni turno tornano a casa, nel loro letto o a atvola con i propri cari.
E’ avvilente assistere ormai quotidianamente a tesi populiste che in virtù, riteniamo, di una distorta interpretazione del D.L. Madia, 75 del 2017, ribadiscono l’opportunità di provvedere alla stabilizzazione di tutti i precari della sanità molisana, per giunta senza concorso, senza considerare che tale seppure auspicabile evenienza, oltre ad essere contraria ai principi stabiliti per Legge, la quale riserva tale meccanismo soltanto il 50% delle vacanze occupazionali, allo stato attuale delle cose, determinerebbe la perdita di un diritto acquisito, il sacrosanto diritto di ricongiungersi alle proprie famiglie, per altre 140 persone e sancirebbe di fatto anche una preclusione per tutti quei giovani professionisti sanitari che verrebbero esclusi per molti dei prossimi anni da qualsiasi speranza di poter tentare un concorso.
Dal Comitato si chiedono: si può usucapire un impiego nella PA? E continuano: riteniamo di appoggiare in pieno la linea che ASREM e Regione stanno portando avanti ritenendola la più equa, civile e legalmente fondata, ma anche di invitare le stesse a provvedere al più presto, come in tutte le altre Aziende Sanitarie, a dare luogo alle formalità propedeutiche ad una rapida conclusione della procedura, come sembra stia effettivamente accadendo per analoghe situazioni riguardanti altre figure professionali. Dal Comitato inoltre fanno sapere che c’è l’intento di difendere nei modi più opportuni i diritti in qualunque sede.
Mobilità esterna, si costituisce il Comitato Spontaneo “Infermieri che lottano”
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