Giovane e con la voglia di fare qualcosa di importante per Mirabello. Angelo Miniello, già vicesindaco con Luciano Di Biase, a capo della lista ‘Insieme per Mirabello’, è pronto a prendere in mano le redini del paese. Miniello, 35 anni, ha puntato forte su una squadra giovane e con tanta voglia di mettersi in gioco. L’esperienza non gli manca, visto quanto appreso nel corso del tempo in qualità di amministratore del comune e proprio per questo vuole provare a salire un ulteriore gradino.
Come mai ha deciso di concorrere alla carica di sindaco in queste elezioni politiche?
“Ho sempre avuto una grande passione per la politica e per la vita del mio paese. Sono stato quasi 10 anni lontano da Mirabello, per la precisione a Milano dove mi sono laureato in Pianificazione Urbana e Politiche Territoriali presso il Politecnico e dove ho lavorato per circa due anni prima di tornare al paese natio. In quegli anni, ho sempre pensato che avrei voluto mettere al servizio della mia comunità quanto appreso e vissuto. La decisione quindi viene da lontano ma è maturata nel corso degli ultimi 5 anni, durante i quali ho ricoperto la carica di consigliere e da un paio di anni anche di vice sindaco”.
Ha puntato su una squadra giovane e con tante quote rosa al suo interno. Potrà essere questa l’arma in più?
“Credo di si. La mia squadra è un mix di esperienza e rinnovamento. Il rinnovamento appunto, soprattutto nelle persone, è essenziale per dare idee fresche e nuove all’agire amministrativo. La componente “rosa” la considero importante perché le donne hanno un diverso modo di vedere il mondo ed è evidente a tutti il loro contributo e la sempre maggiore presenza che occupano in economia e in politica a livello nazionale. Per essere innovativi in politica non è possibile trascurare il loro apporto e il loro punto di vista, altrimenti si rimane un po’ “antiquati”.
E’ attuale vicesindaco e conosce benissimo la realtà di Mirabello Sannitico. Cosa potrà dare in più al paese se dovesse vincere le elezioni?
“ Mirabello è un paese che è stato amministrato sempre molto bene. La nostra intenzione è di continuare a garantire qualità nei servizi, investimenti in opere pubbliche e supporto alle iniziative sociali, culturali e associative. L’intenzione è di continuare a dare al paese un’amministrazione seria, che realizza ciò che scrive nel programma elettorale. A ciò vogliamo aggiungere una maggiore velocità nell’affrontare i problemi, un più ampio uso delle deleghe e un diverso e più attuale modo di comunicare al cittadino e di diffondere le informazioni”.
Negli ultimi giorni è uscito un articolo online sul quale si accenna a quanto fatto o non fatto a Mirabello negli ultimi 10 anni. Vuole commentare?
“ L’ho letto ma non ci ho dato peso. Posso tuttavia assicurare che a Mirabello è stato sempre fatto tanto e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Posso citare: la realizzazione del campo sportivo e della palestra, il miglioramento della viabilità interpoderale e delle reti idriche, il risanamento del vallone San Nicola, il rafforzamento dell’impianto di depurazione, la riqualificazione della viabilità urbana, di piazze e marciapiedi. Nonché da ultimi: l’ampliamento del cimitero, il risparmio energetico della pubblica illuminazione, il restyling interno ed esterno della scuola, il primo lotto della casa di riposo, la videosorveglianza; il tutto senza gravare sul bilancio comunale, senza fare mutui ma attingendo a risorse regionali, nazionali ed europee. E’ inoltre iniziata la raccolta differenziata con ottimi risultati, considerato che siamo già all’80%. Basta tuttavia consultare le relazioni di fine mandato del sindaco pubblicate sul sito del Comune per comprendere la mole di lavoro fatto negli ultimi 15 anni. Ecco alcuni dati: i lavori realizzati o in fase di ultimazione ammontano a 10,1 milioni di euro (oltre 20 miliardi di vecchie lire) e sono state progettate ed in parte già finanziate opere per altri circa 4,2 milioni di euro. Se questa è una “situazione ferma” … lascio a lei la riflessione. Comunque non mi soffermerei più di tanto su una cosa alla quale anche i cittadini hanno risposto con un sorriso”.
L’esperienza al fianco di Luciano Di Biase l’ha sicuramente formata parecchio. Cosa ha imparato al fianco dell’attuale primo cittadino?
“Non mi basterebbe l’intera pagina per raccontarlo ma sicuramente al primo posto metterei l’attenzione al bilancio comunale: essere oculati nel gestire il bilancio è essenziale per tutti gli enti pubblici, è da lì che deriva una buona amministrazione: la garanzia di servizi di qualità, di un paese pulito ed in ordine nonché la possibilità di fare investimenti. Inoltre, da lui ho imparato a conoscere le tante e diverse esigenze del territorio comunale e a interfacciarmi con la politica regionale”.
Mirabello quindi è un paese vivo, quale sarà la prima cosa da fare in caso di vittoria?
Non considero importante la prima cosa perché a mio avviso la qualità di un’amministrazione si vede in 5 anni. L’importante è garantire costantemente serietà, impegno, disponibilità, mettere a disposizione le proprie competenze ed avere le giuste conoscenze: caratteristiche che posso assicurare essere presenti all’interno della mia lista. Comunque, per rispondere alla sua domanda dico: la ricostituzione della Pro Loco. L’amministratore non è un organizzatore di eventi (per quanto in questi anni abbiamo fatto anche quello – vedi il coordinamento e l’organizzazione delle Estati Mirabellesi e il festival “Arte in Strada”) ma ha necessità di un braccio operativo per promuoverli e soprattutto per tenere i giovani attivi ed in fermento. A questo aggiungerei la valutazione di aprire un Ufficio Europa, insieme con altri comuni, per intercettare le opportunità offerte dai finanziamenti diretti messi a disposizione dall’Unione Europea. Per il resto è possibile leggere il nostro programma che stiamo distribuendo in paese. E’ un programma ampio e ricco di cose realizzabili, che affronta uno per uno i campi di competenza del comune. E’ su quello che chiediamo la fiducia dei cittadini con l’obiettivo di fare sempre meglio per il nostro amato Mirabello”.