Squadra che vince non si cambia, cosi il consigliere Coralbo commenta quanto accaduto durante la seduta dell’ultimo consiglio Comunale a Campobasso al momento della discussione del solito spinoso argomento riguardante l’urbanistica. Sembra, continua Coralbo, che la particolare abitudine di portare proposte di delibera composite ed articolate architettate quasi per poter essere impugnate e contestate, continui ad essere lo sport principale di un assessorato per definizione molto complesso. Anche in quest’ultima occasione infatti, in consiglio comunale, è approdato un provvedimento che nelle premesse chiedeva una riclassificazione di un’area a ridosso di una recente lottizzazione collocata nell’area dello Scarafone, ma nei fatti sanava una strada abusiva, una cessione di aree, e un’ancora più machiavellica operazione di plusvalenze in una fitta telenovela di espropri contestati e compravendite tra privati cittadini, ditte esecutrici e amministrazione comunale.
Ma se è vero come è vero, ribadisce Coralbo, che la storia si ripete, se da un lato si continua il valzer delle delibere incomplete, errate, o contestabili, dall’altro, ovvero dai banchi dell’opposizione continua il perseverante lavoro di chi non abbraccia il partito del NO a tutti i costi ma il più romantico e quanto mai attuale criterio del così detto “bene comune”. E’ assurdo ribadisce il capogruppo di Polo Civico che la pubblica amministrazione cada in tranelli che di fatto scavalcano le volontà del consiglio comunale. E’ grave che a fronte di una riclassificazione urbanistica concessa non si chieda alla Ditta beneficiaria del provvedimento di sanare gli abusi in essere e soprattutto di garantire i requisiti minimi di vivibilità a quei cittadini che hanno acquistato un bene frutto probabilmente dei sacrifici di un’intera vita. E’ assurdo che ad oggi si paghino ancora gli errori dell’amministrazione Di Fabio che a colpi di commissariamento è stata capace di far realizzare sul territorio comunale decine di abitazione prive addirittura di un semplicissimo accesso. Questa amministrazione, continua Coralbo, non può assumere il ruolo di ratificatore degli errori del governo DI FABIO, ha il dovere di traghettare questa città e questo territorio fuori da una crisi economica, fuori da una crisi politica, fuori da una crisi culturale e sociale. Per il futuro è bene tenere a mente quanto sancito dall’articolo 9 della Costituzione della Repubblica Italiana ” La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.”