Finalmente vedo il tuo sorriso!
Così diranno i bimbi, alla maestra, che in certi casi potrà togliere la mascherina e mostrare il suo sorriso.
Quel sorriso, in questi anni di pandemia, è tanto tanto mancato! Specie ai più piccoli! La viva voce dei vostri insegnanti vi riconquisterà!
L’anno scolastico inizia così. L’anno scorso era iniziato con il suono della campanella, dopo mesi di scuola a distanza. Tutti in classe, più liberi e più sicuri! Ma non dimentichiamo mai la prudenza. Il volto della scuola diventa ora sempre più importante, proprio per la complessità e la gravità della guerra che incombe su tutti. Lo possiamo dire con forza che, se la guerra innalza le frontiere, la scuola le abbatte. La guerra crea muri; la scuola li supera. La guerra crea odio. La scuola affratella i popoli ed insegna l’arte preziosissima dell’incontro e della pazienza.
Diventa allora decisivo studiare la storia e la geografia dei vari popoli. Sentire il loro respiro nei racconti e poesie e canzoni. Ogni popolo con la sua cultura trovi in voi un pezzetto di cuore, carissimi ragazzi e ragazze. La diversità resti un dono primario per tutti. Divenga allora sempre più importante studiare la storia e la geografia di ogni popolo, per non vivere di cose sentite, ma di ogni cosa studiata e vissuta nella vastità di relazioni, di scambi e di condivisioni liberanti.
Accogliere dentro e fuori della scuola i fratelli stranieri è diventato un punto di onore. E perciò, una conquista culturale, che va ben oltre la politica. L’accoglienza è il valore di ogni società giusta e libera.
Imparare a mangiare sano, con gli alimenti genuini offerti dal nostro territorio, rappresenta oggi una grande sfida, perché ci permette di investire in salute, attraverso programmi di cultura alimentare che la scuola può proporre come impegno per un futuro più saggio, specie in tempo di austerità e di clima da risanare.
L’ecologia sia una vocazione, uno spazio che impegni ogni materia, una intuizione di pienezza. Perciò lo studio del PNRR e dell’agenda 2030 occupi un tempo adeguato, che sia garanzia di concretezza e ambito strategico.
La cornice europea sia poi posta attorno ad ogni disciplina, e ciascuna punti a queste nuove prospettive di grande respiro. Soprattutto la spiritualità diventa allora la dimensione che attraversa tutti i vostri cuori, poiché la poesia incanta sempre. Non ha spazi di tempo. Le grandi domande di Leopardi incrociano tutti i giorni le nostre ansie, per essere protesi verso l’Infinito, che suscita in noi domande profonde e perenni. Viviamo di poesia, di sogno, di orizzonti nuovi e mai di solo calcolo!
Resta attuale il monito antico: “la nostra sfida è lasciarci guidare!”.
Un grazie allora a tutto il mondo della scuola: ai bimbi che iniziano a scrivere, ai ragazzi che scrutano, ai giovani che sognano, ai docenti che riprendono in mano il gesso su lavagne vere, ai collaboratori per la loro grande pazienza, ai dirigenti che vi accompagnano in tutto.
Per parte mia, permettete che rivolga un saluto caro a tutti gli insegnanti di Religione, materia chiave nel cammino educativo e valoriale. Con un particolare abbraccio di vicinanza ai vostri genitori, che con trepidazione e cura vi seguono, sempre.
A tutti, la mia benedizione e l’invito a costruire insieme il mondo di domani. Di pace, di solidarietà e di ogni bene, per tutti!
+p.GianCarlo Bregantini, Arcivescovo