Un impegno sempre più intenso per l’autosufficienza di sangue delle Nazioni più svantaggiate, che in queste ore ha ottenuto un risultato molto importante.
È quello del presidente del CSV Molise Gian Franco Massaro che, nella sua veste di
presidente onorario della FIODS, Federazione internazionale delle organizzazioni di sangue, ha
siglato un’intesa con le massime autorità del Burkina Faso per avviare un progetto
internazionale relativo alla raccolta del sangue. L’iniziativa sarà finanziata dalle autorità del
Paese africano e dall’OMS, Organizzazione mondiale della Sanità, con la considerevole cifra
di 800mila euro e a metterla in pratica sarà la stessa FIODS.
Il progetto sarà coordinato dal presidente Massaro che ha sancito l’intesa nella giornata di
sabato scorso, al termine del viaggio istituzionale compiuto insieme alla tesoriera nazionale
della FIODS, la molisana Valentina Ruccolo, e al presidente del Comitato Continentale
dell’Africa Farid Beloaufi.
La delegazione è stata in visita a Ouagadougou, la capitale del Burkina Faso, e ha incontrato le più alte istituzioni sancendo l’importante accordo relativo al progetto di respiro internazionale, che avrà l’obiettivo di incrementare la donazione e la raccolta di sangue, oltre che diffondere ulteriormente la cultura del dono.
Durante la visita istituzionale, promossa su invito dei componenti della FIODS che operano in
Burkina Faso, Massaro e la delegazione hanno incontrato l’ambasciatore d’Italia a
Ouagadougou Gabriele di Muzio, originario di Popoli in provincia di Pescara e nominato il 18
settembre di quest’anno, il ministro della Salute Lucien Jean- Claude Kargougou, il
responsabile dell’OMS Laurent Moyenga e la direttrice generale del Centro Nazionale
Trasfusionale Sangue della capitale del Burkina Faso Alice Kiba Koumare.
«È stato un viaggio fondamentale per la nostra missione – ha spiegato il presidente Massaro -. A breve l’Organizzazione mondiale della Sanità finanzierà un progetto di cooperazione internazionale per la donazione del sangue e saremo proprio noi a svilupparlo. L’obiettivo è incrementare la raccolta nei Paesi difficili del mondo e diffondere la cultura della donazione».