Il 7 aprile si è celebrata la Giornata Europea di mobilitazione “La Salute non è una Merce”, cittadini, movimenti, associazioni e formazioni politiche si sono dati appuntamento anche a Campobasso. L’obiettivo era quello di rilanciare il diritto alla salute ed avere un sistema sanitario nazionale e regionale “equo, universale, di qualità, sostenuto dalla fiscalità generale”.
In Molise la Sanità è uno tenìmi più discussi e complessi del momento, la protesta si allarga infatti alla paventata chiusura di alcuni ospedali pubblici, del ridimensionamento dei servizi, e dalla fusione pubblico-privato. Rispetto ad altre manifestazioni ciò che ha stupito questa volta è stata la scarsa partecipazione cittadina, oltre alla presenza delle “sigle”, associative, sindacali o politiche aderenti.
” Questo sia l’inizio di un percorso nuovo per uscire tutti dal pantano in cui ci hanno portato.- afferma il dottor Lucio Pastore- Si distrugge la sanità come bene comune, si inquina l’aria per bruciare rifiuti, si privatizza l’acqua per procurarsi profitto, si distrugge il lavoro, costringendo i giovani ad emigrare, per incapacità di riorganizzare cicli economici decenti. E mentre si fa questo la casta spolpa l’osso con prebende per vitalizi, spostando i fondi in progetti per loro interessi privati e se ne fregano del disagio della gente. Approfittiamo di questa giornata per creare qualcosa di nuovo che metta al centro gli interessi reali della gente”.
A questo punto, viste anche le passate manifestazioni, dove la presenza di cittadini era massiccia, c’è da chiedersi se allo stato attuale delle cose come viene vista la “sanità pubblica” dai cittadini molisani? O quello che resta della sanità pubblica …. (Redazione)