“Il lavoro ci unge di dignità”. Questa citazione di Papa Francesco, riportata su un volantino affisso ad una parete del centro antiviolenza di Campobasso, riassume letteralmente un progetto di rinascita rivolto alle donne ospiti delle strutture di accoglienza presenti in Molise. L’iniziativa intrapresa per favorire l’inserimento socio-lavorativo delle donne vittime di violenza, partendo dalle risorse della nostra terra e dalla valorizzazione della filiera agricola, ha dato luogo alla produzione di un olio di ottima qualità.
“Olio ASPEm – la terra delle donne” è l’etichetta che contraddistingue un prodotto eccellente sotto il profilo nutrizionale e curativo, ma che, soprattutto, cela la soddisfazione di aver utilizzato i finanziamenti statali per avviare un percorso virtuoso e non di assistenzialismo.
“Un contributo annuale di 160mila euro, inserito nel piano sociale regionale – ha affermato il dirigente Vincenzo De Marco – ci consente di mantenere attiva sul territorio una struttura valida. E la modesta entità della somma ci riempie ancor più di orgoglio”.
Con tre centri antiviolenza, a Campobasso, Termoli e Isernia, oltre i vari sportelli di ascolto e la casa rifugio Befree, il Molise ha protetto, dal 2016 ad oggi, 147 donne e circa 50 minori. Tutto grazie ad una rete di cui fanno parte le amministrazioni comunali, i Tribunali, la Regione e gli ambiti sociali. “Se il progetto ASPEm decollasse bene – ha sottolineato l’assessore al Comune di Campobasso, Luca Praitano – si porterebbe avanti un discorso di auto imprenditorialità femminile aperto a tutti, non solo alle donne”.
Ieri, 25 novembre, nella casa di viale del Castello, erano in tanti ad assaggiare l’olio del riscatto. L’olio evo ASPEm-La terra delle donne è prodotto e commercializzato dalla Cooperativa sociale A e B Kairos attraverso il contributo attivo delle donne utenti del Centro antiviolenza. Non è ancora prevista la commercializzazione attraverso supermercati. Gli interessati potranno comunque contattare la Kairos al 3283622726.
Dunque ancora una volta vale la pena di rimarcare che la violenza di genere va combattuta unendo le forze.
Rossella Salvatorelli