di Massimo Dalla Torre
E’ stata una campagna elettorale sul filo del rasoio che, ha dato il suo responso, elegendo Marialuisa forte a primo cittadino del capoluogo di regione del Molise. sindaco anzi sindaca che, si è imposta sulla corazzata di destra tenuto conto che Campobasso fondamentalmente è di centrosinistra anche se alle regionali ha dato la preferenza al centro destra che, con questa elezione si sono visti recapitare un preavviso di sfratto sia da palazzo Vitale sia da palazzo d’Aimmo. coalizione e non colazione come riportato sul patto di fedelta’ fatto siglare prima del ballottaggio da chi era convinto di vincere a mani basse, anche se poi, non è stato cosi’.
Campagna elettorale e turno di ballottaggio che, ricorda molto da vicino, uno dei capolavori di Eugenie Jonesco ossia il gioco al massacro, perchè; da oggi per i vincitori non sarà vita facile. Colpe? superficialita’? sicurezza? non sapremo attribuirne forse perché chi ha votato al primo turno, sicuro di vedere la vittoria della destra, non ha bissato con il secondo turno, fotocopia delle
elezioni precedenti che videro eleggere Roberto Gravina esponente del Movimento Cinque Stelle contro ogni pronostico. Risultato falsato? punto di domanda che non tiene conto che il voto, è bene
ricordarlo, è la massima espressione della democrazia, ed espressione di volonta’ incontrovertibile dell’elettore e non delle compagini politiche oramai fuori gioco, cosa che molti hanno dimenticato e di conseguenza bisogna rispettare l’esito delle urne. superficialita? non sapremo, l’unica certezza e' che mai come questa volta le aspettative hanno dimostrato tutto il contrario
soprattutto perche’; Campobasso vuole certezze e non chiacchiere che, come dice un detto, se le porta il vento e il vento della novità ha spirato nuovamente su palazzo San Giorgio, anche se
all’orizzonte si profila, a breve, una possibile nuova campagna elettorale causata dalle dimissioni dei consiglieri eletti con il centro destra gia’ alla prima riunione dell’assise civico, il che dimostrerebbe che il potere fa gola ma soprattutto non si accetta di perdere ma questa e’ un’altra storia che, se fosse vera, farebbe ancora di piu’ danno alla citta’…