Massimo Dalla Torre
Basterebbe il titolo, per chiudere l’articolo invece, consentiteci di dire la nostra su quanto accade in queste ore attorno alla vexata quaestio sanità e sulle esternazioni del ministro Giulia Grillo che, ci ha tacciato di essere una realtà sotto inchieste giudiziarie. Un qualcosa di assolutamente inaccettabile perché non siamo avvezzi a comparire sulle cronache e tanto meno nelle aule di giustizia per questioni sanitarie; ecco perché appoggiamo appieno le esternazioni del Presidente Toma che ha tuonato contro l’esponente di Governo. Ira del numero uno di Via Genova che ha detto senza mezzi termini, e ha fatto bene, il ministro deve chiedere scusa ai molisani.
I quali, ancora una volta, sono stati tacciati di non avere i requisiti necessari affinché si possa essere affidabili, tanto da essere accomunati con la Campania un tempo felix e alla Calabria. Molisani che invece, sono spettatori di diatribe tra partiti, politici, organizzazioni di categoria, forze oscure e quant’altro gira attorno al sistema. Molisani perennemente offesi da chi crede di imporre il proprio volere. Molisani che pongono sul piatto della bilancia da un lato il sacrificio per riscattare la propria identità, fin troppo calpestata, dall’altro chi non esita a usare epiteti poco eleganti ma soprattutto offensivi.
Per questo, ora più che mai, vogliamo puntare il dito accusatorio contro chi non vuole che il Molise cammini con le proprie gambe, tant’è che lo scontro che leggiamo sulle testate nazionali, e oggi più che mai su quelle locali, si fa sempre più duro.
Da molisani con la M maiuscola respingiamo le affermazioni del ministro che, partecipa a questa gara il cui connotato principe è l’assurdità e la pochezza nel giudicarci. Lo facciamo a gran voce perché troviamo assurdo che si debba “fare le pulci” a chi non è in linea con le “idee” di chi calca le scene di un carrozzone dove “l’improvvisazione dilettantistica” fa da protagonista. Non crediamo giusto che a beneficiare siano sempre i soliti amici, degli amici, degli amici, anche se ci sono le dovute eccezioni.
Non crediamo giusto che ci si “taccia” di essere cittadini di serie D da tenere sotto controllo senza sapere che c’è chi non ha il “senso della misura. Vedete, quello che stiamo vivendo sulla nostra pelle è un momento tragico, drammatico che non ha nessun nesso logico. Un momento di scontro tra poteri che sono assolutamente estranei al nostro mondo. In questo modo si vogliono ignorare i dettami contenuti nelle leggi che sanciscono le competenze in materia sanitaria; evidentemente questo a chi vuole celebrare le esequie della sanità molisana poco interessa tanto da augurarsi che quest’ultima passi presto a miglior vita. Per questo dottoressa, giacché è un medico specializzato in medicina legale, che dovrebbe avere un minimo di competenza in materia, chieda scusa a chi non è né un pregiudicato né tanto meno uno cui non si deve dare alcuna spiegazione.