di Massimo Dalla Torre
Nonostante la crisi che, costringe a fare i conti con la tasca non sempre munifica, per il lunedì di Pasqua i molisani si sono preparati alla scelta della location adatta dove trascorrere la ricorrenza di stampo religioso/laico con amici e familiari. Rito che non modifica assolutamente le abitudini di chi non rinuncia alla classica gita fuori porta.
Giornata dove primeggiano gli arrosti misti, i rustici fatti in casa e i dolci, anche se questi sono gli avanzi, si fa per dire avanzi, del pranzo pasquale che, nel Molise, non è certamente parsimonioso anzi, è abbondante come da tradizione che affonda le radici nella notte dei tempi. Ecco che case di campagna, argini dei fiumi, spiagge, anche se non siamo nel periodo estivo, località di montagna, si animano permettono di trascorrere una giornata all’insegna dell’allegria e della spensieratezza allontanando, anche se per poche ore, quelle che sono le vicissitudini del quotidiano.
A rendere ricca e variegata la ricorrenza che, dobbiamo ricordare entra a far parte dei riti che la chiesa celebra, anche i picnic con tanto di pranzo a sacco per passare qualche ora immersi nella natura o alla scoperta delle vestigia che, nella nostra regione, fanno bella mostra. Per chi non si vuole stressare con i preparativi casalinghi, il che è la maggioranza, a fare la parte del “salvagente” ci sono gli agriturismo, scelti spesso per assaporare la buona tavola, con menù a base di prodotti dedicati proprio al periodo pasquale.
Il tutto senza trascurare i centri culturali dislocati sul territorio regionale: per questo, molti siti storici e musei, hanno scelto di restare aperti dando la possibilità di impiegare il tempo, non solo seduti a tavola, immaginando di essere vissuti in quei luoghi secoli addietro, anche se sotto certi aspetti e’ pura fantasia che, in questa occasione, è possibile sprigionare con la speranza che prenda corpo e di conseguenza si concretizzi anche se solo per un giorno.