di Massimo Dalla Torre
Corpus Domini non è solo la sagra dei Misteri o riti sacri come la processione dell’ eucarestia o l’ infiorata dedicata alla Vergine dei monti.
Corpus Domini è anche movida e musica anche se l’inclemenza del tempo non ha giovato, anche se solo in parte, alla missio prevista dagli organizzatori della sagra piu’ attesa dell’anno. Movida caratterizzata da momenti che hanno vivacizzato molti punti della cittàtan e’ che ha richiamato a raccolta tantissime persone intente ad ascoltare i vari artisti anche di grido nazionale, come enzo avitabile a piazza savoia o i salentini Boomdabash e i Subsonica nell’area prospicente lo stadio Molinari ma anche i dj locali che hanno vivacizzato le vie prospicenti il centro città come via Ferrari o piazza Prefettura per non parlare di Corso Vittorio Emanuele dove hanno prevalso stand gastonomici o dell’artigianato anche locale attraendo in questo modo l’attenzione di chi curiosava per l’occasione. esibizioni di chi ha permesso alla musica di uscire prepotentemente fuori dai propri ambiti che, non è facilmente audibile, specialmente per chi non si compenetra nel sistema musicale odierno. musica che è entrata a 360 gradi in quello che è
il tessuto cittadino che, si è concessa a chi, forse, stancamente e distrattamente si è soffermato ad ascoltarla e di conseguenza ne ha assorbito l’essenza. la quale, ritmicamente ha fatto si che chi ha animato la movida è diventato protagonista anche se nello spazio di poco tempo. protagonisti che hanno permesso di avvicinare chi non è in grado di capire un certo tipo di musica forse un po troppo rumorosa senza sapere che il rumore è la base dei messaggi che, chi si esibisce, lancia per allietare il
pubblico che, una volta terminata la festa, ha fatto si che Campobasso tornasse alle abitudini routinarie cioe’ realtà sonnacchiosa a dimensione dell’uomo, ma questa è un’altra storia di cui parleremo, come si dice semplicemente, a bocce ferme…