di Massimo Dalla Torre
Anche se in sordina, il Molise, dimostra, qualora necessitasse, di essere un primo piatto di tutto riguardo. Uno di quei piatti che si servono a pochi intenditori che sanno apprezzarne il sapore e soprattutto il valore che ha. Un piatto che permette di capire quello che è l’animus del Molise, ma soprattutto dei molisani.
Una terra poco conosciuta ma che offre sorprese inusitate; tant’è che induce a chi l’ha visitata anche una sola volta a tornarci. Questo, in sintesi, sono le considerazioni geografiche/culinarie e tutto quanto ad essa connesso. Un qualcosa che ti avvolge, prende, ammalia, anche se non sembra, tant’è che si apre a tutto tondo, permettendo di capire quello che è veramente il significato di appartenere e operare nella ventesima regione d’Italia.
Eppure, c’è ancora qualcuno che ci considera un semplice corridoio di passaggio per raggiungere altre realtà forse molto più redditive della nostra. Una realtà che attraverso la semplicità lancia un messaggio ben preciso. Un messaggio forte, incisivo, senza nascondersi dietro inutili orpelli e tanto meno giri di parole, perché non servono.
Un messaggio che, fortunatamente, è stato compreso, tant’è che gli obiettivi degli esperti si sono focalizzati proprio sulla ventesima regione dello stivale. I quali, hanno capito di trovarsi di fronte ad un qualcosa dissimile dal consueto, in cui la desuetudine è “l’hordevre” necessario al rilancio che questa terra agonia da tempo. A dimostrazione di quanto fin qui scritto, v’invitiamo a girovagare nella regione e a soffermarvi dove il gusto, la raffinatezza e il sobrio fanno da pendant con il rustico, lo schietto, il semplice, il genuino.
Aggettivi che ben si addicono all’ambiente. Il quale, non solo permette di compenetrarsi in quello che è il Molise, ma da chi ne sa cogliere la sottigliezza, l’opportunità di guardare e toccare con mano quello che di più prezioso siamo in grado di produrre e nel contempo offrire. Ecco perché il Molise non è solo un’entità geografica, ma è il vettore che permette di rilanciare “l’idea”.
La quale, parte dal basso e affonda le radici nella terra che germoglia fino a produrre altre idee e altre ancora. Cose che permettono di guardare oltre e non rimanere chiusi nel localismo cosa deleteria se ci si vuol far conoscere.
