L’intervento/Alla ricerca del …

di Massimo Dalla Torre
Leggendo i titoli dei giornali e ascoltando le cronache dei TG nazionali e regionali la
situazione che si è venuta a creare nel Paese non è tutto rose e viole, tant’è che i numeri
uno nazionali, ma anche quelli locali, indossano i panni degli archeologi avventurieri.
Personaggi che ammaliano gli elettori che, nel loro intimo, non nascondono la voglia
d’indossare la giacca di pelle, i pantaloni di fustagno, in testa il classico Borsalino marrone
a falda larga impugnando con una mano la frusta e con l’altra il revolver a sei colpi.


Immagine che, in questi giorni d’intenso fraseggio, non propriamente delicato, mostra
come il sistema politico somiglia sempre più ad uno di quei luoghi impervi dove si
nascondono tesori che potrebbero risolvere le sorti di qualsiasi abitante delle regioni dello
stivale. Invece no, perché: Arche dell’alleanza, pietre sacre, santo Graal e teschi di
cristallo appartengono alla fantasia degli sceneggiatori e degli autori delle avventure del
professor Harry Jones studioso e docente di archeologia dell’Università americana di
Harvard in arte Indiana Jones, nome mutuato da un cane, che non sappiamo se si
adatterebbe in una realtà come quella nazionale e soprattutto locale.

Personaggi che, non sono paragonabili, ai capi delle Istituzioni anche se questi sono abituati a doversi districare nella intrigata jungla burocratico-amministrativa e politica, che, proprio perché tale, è più letale dei siti nascosti che spaziano dalle alture del Pakistan a quelle dell’Egitto, dall’ India o nelle catacombe di Venezia che portano direttamente ai deserti, per finire sulle rive dei rii amazzonici dove un tempo sorgevano le mitiche città d’oro dell’Eldorado.

Luoghi impervi ma mai come quelli che i signori di palazzo frequentano quotidianamente dove gli agguati, i confronti non sempre pacifici, distingui e le prese di posizione rendono la vita politica affascinante ma nel contempo insidiosa e pericolosa. Caratteristiche che incuriosiscono
perché non si riesce a venire a capo delle vexata quaestio che domina nei palazzi del
potere dove le liane, serpenti, ragni, tribù selvagge, coccodrilli e invasati non
impensieriscono assolutamente, perché la politica è senza ombra di dubbio un terreno
insidioso su cui si rischia di cadere anche se chi è al vertice della piramide è preparato ad
affrontare qualsiasi capovolgimento di fronte, visto che da tempo ha lasciato aperta la
porta di sicurezza per un eventuale fuga…non si sa mai…

Commenti Facebook