I tratturi sono uno dei beni paesaggistici che caratterizzano il Molise. Le antichissime vie d’erba battuta lungo le quali i nostri avi, dall’epoca pre-romana sino a un paio di secoli fa, spostavano stagionalmente le proprie greggi e dove qualcuno lo fa ancora oggi, sono in uno stato di abbandono.
Si tratta di un patrimonio dal valore inestimabile, che racconta un passato e che potrebbe portare a scrivere un nuovo futuro per il territorio. I tratturi principali che disegnano il paesaggio molisano sono quattro: L’Aquila-Foggia, Celano-Foggia, Castel di Sangro-Lucera, Pescasseroli-Candela e rappresentano un patrimonio che testimonia la bellezza paesaggistica del Molise.
Oggi però è difficile individuarne i tracciati, quello che rimane è qualche segnaletica sbiadita che si legge a malapena a causa dell’erba alta che la copre e che, il più delle volte, sovrasta i sentieri, a cui si aggiunge, in molti casi, anche l’incuria dell’uomo.
In particolare, sul tratturo Castel di Sangro-Lucera, sul tratto che va da Castropignano a Civitanova del Sannio, passando per Torella del Sannio e Duronia, quello che risulta meglio conservato (figuriamoci gli altri), sono spuntati dei nuovi pali per la corrente elettrica, più grandi ed impattanti, vicino a quelli già esistenti.
Un ulteriore “scempio” che si aggiunge all’assenza di manutenzione e cura di un bene paesaggistico candidato a patrimonio dell’umanità.
Queste autostrade verdi, che dovrebbero essere uno degli elementi per incentivare il turismo lento in Molise, sono state accantonate in un angolo tra incuria e disinteresse da parte di chi ha il dovere di tutelarle. Senza poi dimenticare che i tratturi, con dei progetti mirati, potrebbero diventare fonte di sostentamento per chi ha deciso di restare in questi luoghi. Si potrebbe, infatti, costituire una cooperativa di comunità che si impegni nella pulizia straordinaria o ordinaria, traendone un vantaggio economico.
ITALIA NOSTRA-Campobasso rivolge un appello agli Enti preposti affinché i tratturi vengano tutelati sottraendoli all’abbandono, all’incuria ed ad interventi non idonei. Un appello affinché si mettano in atto delle azioni specifiche, ma anche momenti di formazione e sensibilizzazione mirati alla conservazione e alla conoscenza dei tratturi, perché essi sono dei simboli tangibili che coniugano in modo efficace il concetto di beni comuni, di conservazione del paesaggio, di azione civica di condivisione per la tutela e la salvaguardia del territorio.
Gianluigi Ciamarra
Presidente Italia Nostra Campobasso