Non c’è stato bisogno di attendere la risposta all’interpellanza in discussione il prossimo consiglio comunale, semplicemente perché i nostri sospetti e le nostre soluzioni sono confermate dai fatti.
In tutta fretta, ancora una volta, ieri, 17.10.2016, viene pubblicato il nuovo piano triennale delle opere pubbliche, approvato dalla Giunta comunale lo scorso 14 ottobre con delibera n. 218 e come d’incanto riappare la scuola di via Leopardi, con una dotazione finanziaria di 1.400.000 euro, la stessa cifra prevista per la scuola di via Kennedy, oggi scomparsa. Coincidenza strana, questa, il cui (de)merito vede come primo attore, l’ormai celebre “speedy Gonzales” Pietro Maio, l’assessore che colleziona uno svarione dietro l’altro, lasciando, paurosamente, l’intera programmazione dei lavori pubblici in balia degli eventi.
Il plesso di via Leopardi, torna così tra le priorità di questa amministrazione ma è ancora molto poco in quanto non viene inserito negli interventi per il 2017 in quanto, in questi due anni di giunta Battista, nessuno si è preoccupato di scrivere il progetto preliminare, presupposto indispensabile per l’immediata fattibilità dell’opera.
Ma a leggere il nuovo piano triennale, finalmente lor signori hanno almeno compreso che le risposte servono e servono rapide. Infatti, si indicano risorse finanziarie per oltre 4.000.000 di euro, mediante ricorso a mutui posto che non abbiamo ancora tempo per attendere i tanto sospirati fondi Cipe.
Intanto ora è il momento di dare risposte concrete. Bisogna risolvere il problema ed in attesa di studi di fattibilità, bisogna pensare velocemente ad una soluzione per tutte le scuole che risulteranno inidonee ad ospitare gli alunni. Via Leopardi, ad esempio, ha bisogno di urgenti interventi per dare seguito al progetto iniziato e mai completato e va immediatamente affrontato il problema di dove ospitare gli oltre 600 alunni.
Le soluzioni non possono che essere due: moduli prefabbricati o acquisto di un immobile da destinarsi ad attività didattiche che se non presente in zona andrà reperito altrove ed anche rapidamente. Oppure, come estrema ratio, si pensi ai nuovi istituti scolastici realizzati nei paesi limitrofi; una soluzione estrema, certo, ma di più immediata realizzazione in luogo di doppi turni.
Tuttavia, ci permettiamo anche di suggerire al nostro consiglio comunale di sfiduciare l’Assessore Pietro Maio, responsabile della gestione approssimativa che il settore dei lavori pubblici vive, così come dovrebbe rimettere il proprio mandato di presidente dell’omonima commissione, l’ing. Ferdinando Massarella, il quale non solo ha gestito malissimo il calendario dei lavori, ma ha omesso di informare i componenti, lasciando che il precedente piano triennale venisse approvato senza il minimo confronto in seno alle minoranze e forse anche tra la stessa maggioranza. Si è reso impossibile qualsivoglia confronto, si è negata qualsiasi possibilità di proporre idee e soluzioni. Due componenti del PD, di diversa estrazione: il primo di sponda “Rutiana”, il secondo fidato collaboratore del Presidente Frattura, ma entrambi accumunati dal collezionare figuracce ed inadempienze a danno di un intero settore, ma soprattutto a danno dei cittadini di Campobasso.
Ricordiamo, infatti, che il settore dei lavori pubblici è anche protagonista della vicenda relativa al Terminal bus di Campobasso, oggetto di indagine da parte dell’Autorità Nazionale Anticorruzione. E ricordiamo, ancora, che la recente aggiudicazione provvisoria dei lavori sulla tangenziale Nord di Campobasso alla ditta Brancaccio di Napoli, la stessa città di uno dei componenti la commissione valutatrice, è ferma al palo; anzi, allo stato non è dato sapere nulla, tanto che le richieste di accesso agli atti avanzate dalle ditte partecipanti sono ancora inevase. Cosa strana, certo, ma ancor più strano è capire perché tutto sia fermo quando, al contrario, il completamento del passaggio pedonale ad opera della ditta Pallante stia procedendo celermente, pur tra dubbi sollevati rispetto all’iter seguito. Ma c’è anche il definanziamento di circa 2.000.000 di euro di fondi regionali per la realizzazione del completamento del passaggio pedonale di accesso al Terminal Bus – collegamento pedonale via Lombardia; un finanziamento perso dal Comune, revocato per ritardi nelle procedure di gara, con il risultato che questo necessario percorso pedonale non si farà (mai). Ed infine, cosa ne è del regolamento albo fornitori che il settore ha più volte promesso e sbandierato come imminente e di prossima approvazione sebbene siano passati 2 anni? Un elenco certo non esaustivo ma che da il senso di quanto poco e male si stia programmando e realizzando il settore.
La sicurezza delle suole ed il settore dei lavori pubblici tutto hanno bisogno di risposte serie, attente e competenti che né l’assessore Maio né il presidente di commissione Massarella sono stati in grado di dare. E’ ora di andare a casa, è ora di sfiduciare formalmente entrambi.