Sabato 11 febbraio 2017, Memoria della Beata Vergine Maria di Lourdes, la Chiesa Universale celebra la XXV Giornata mondiale del malato che ha per tema “Stupore per quanto Dio compie: «Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente…» (Lc 1,49). San Giovanni Paolo II , istituendo questa Giornata, scrisse che essa “vuol essere per tutti i credenti «un momento forte di preghiera, di condivisione, di offerta della sofferenza per il bene della Chiesa e di richiamo per tutti a riconoscere nel volto del fratello infermo il Santo Volto di Cristo» (13 maggio 1992, 3). La Chiesa locale di Campobasso –Bojano si unirà a tale momento celebrativo attraverso una iniziativa di preghiera e liturgia in una parrocchia del capoluogo in collaborazione con l’UNITALSI –Sezione di Campobasso e con la Pastorale diocesana della Salute.
Sabato 11 febbraio, alle ore 18:00, presso la Parrocchia di san Pietro apostolo in via san Giovanni a Campobasso, avrà luogo una Santa Messa presieduta da padre Ioachim Blaj, animata dall’ UNITALSI, per i malati della parrocchia e della città, assieme ai familiari dei malati e alle persone che quotidianamente sono al loro servizio. A seguire processione e benedizione dei malati con le stesse modalità rituali di Lourdes. Mentre la celebrazione Eucaristica sarà preceduta, alle ore 17:15, dal rosario meditato. «Tanta ricchezza di umanità e di fede non deve andare dispersa, – ha detto il parroco- ma piuttosto aiutarci a confrontarci con le nostre debolezze umane e, al contempo, con le sfide presenti in ambito sanitario e tecnologico. In occasione della Giornata Mondiale del Malato possiamo trovare nuovo slancio per contribuire alla diffusione di una cultura rispettosa della vita, della salute e dell’ambiente; un rinnovato impulso a lottare per il rispetto dell’integralità e della dignità delle persone, anche attraverso un corretto approccio alle questioni bioetiche, alla tutela dei più deboli e alla cura dell’ambiente». Papa Francesco nella sua recente lettera inviata al Segretario di Stato Vaticano Parolin saluta i malati di tutto il mondo, esprimendo la sua vicinanza di cuore a quanti sono nella sofferenza. «E’ bene prendersi cura integralmente della persona senza mai perdere di vista l’anima, la mente e il corpo. Dio –afferma Francesco nella lettera – ha dato agli uomini la scienza perché potessero gloriarsi delle sue meraviglie”: nello stesso tempo i pastori, i medici e gli stessi malati sono chiamati a pregare il Signore perché li guidi ad alleviare la malattia e a risanarla».
La XXV Giornata mondiale del malato: celebrazioni presso la Parrocchia di san Pietro apostolo a Campobasso
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