Si è svolta lunedì 23 novembre presso l’Aula “Modigliani” dell’Università degli Studi del Molise una tavola rotonda organizzata dal Dipartimento di Economia, Gestione, Società e Istituzioni e dalla filiera dei Corsi di Laurea in Economia aziendale per discutere l’esperienza dell’Arbitro Bancario Finanziario. L’iniziativa, che ha ottenuto il patrocinio dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili e quello degli Avvocati di Campobasso, si inserisce nell’ambito delle attività volte a fornire agli studenti dei corsi di laurea triennale e magistrale in Economia aziendale un contatto diretto con quelle realtà nelle quali si troveranno a operare al termine del loro percorso di studi.
Come ha spiegato la dott.ssa Ida Mercanti, Direttore del Servizio Tutela dei clienti e antiriciclaggio della Banca d’Italia, l’Arbitro Bancario Finanziario (ABF) è un organismo indipendente e imparziale per la risoluzione delle controversie che possono sorgere tra i clienti e le banche, al quale tutti gli intermediari finanziari sono obbligati ad aderire. L’ABF, attivo dal 2009, è un sistema alternativo, più semplice, rapido ed economico rispetto al ricorso al giudice, anche perché non prevede necessariamente l’assistenza legale da parte di un avvocato.
Il costo per la sottomissione di un ricorso, il cui format è disponibile online, è di soli 20 euro, che vengono restituiti anche quando questo viene accettato solo in parte. Pur essendo sostenuto nel suo funzionamento dalla Banca d’Italia, è un organismo indipendente e imparziale nei compiti e nelle decisioni, i cui membri sono nominati su designazione della Banca d’Italia, del Consiglio Nazionale Consumatori Utenti (CNCU), di Confindustria, di concerto con Confcommercio, Confagricoltura e Confartigianato e del Conciliatore Bancario-Finanziario, un’associazione rappresentativa delle banche e degli altri intermediari finanziari.
La dott.ssa Mercanti ha sottolineato che le decisioni dell’ABF non sono vincolanti e non hanno l’effetto tipico delle sentenze del giudice. Ma ha tuttavia evidenziato che se gli intermediari non eseguono la prestazione stabilita dal Collegio in favore del cliente, la notizia dell’inadempimento è resa pubblica. L’effetto è quindi di rendere più trasparenti le decisioni e i comportamenti delle banche nei confronti della clientela.L’importanza di strumenti come l’ABF per favorire la tutela dei clienti è stata sottolineata nell’intervento della Prof.ssa Giova, Ordinario di Diritto Privato dell’Università del Molise, anche alla luce dei recenti interventi legislativi conseguenti al recepimento della direttiva UE/2013/11 sulla risoluzione alternativa delle controversie dei consumatori (Direttiva sull’ADR per i consumatori).
L’effettivo svolgimento delle attività che portano alle singole decisioni è stato spiegato agli studenti e agli altri numerosi partecipanti dal Prof. Barenghi, Ordinario di Diritto Privato dell’Università del Molise e membro del collegio arbitrale di Napoli dell’ABF.
Dei rapporti tra imprese e sistema creditizio, e di come l’ABF possa favorirne il miglioramento, hanno parlato il Presidente di Unioncamere Molise, Pasqualino Piersimoni, il Direttore Generale di Finmolise, Roberto Fagliarone, e la dott. Francesca Palisi, Responsabile dell’Ufficio Ordinamento finanziario dell’Associazione Bancaria Italiana.
Al termine, i responsabili scientifici dell’evento – Stefania Giova e Alberto Pozzolo, che ha moderato la discussione – hanno ringraziato i partecipanti per il loro contributo e hanno rimarcato l’importanza di iniziative di questo genere per gli studenti e per la società civile molisana più in generale.
La prof.ssa Giova, Presidente del Corso di Laurea in Economia aziendale, ha poi ribadito come il coinvolgimento di esperti e rappresentanti del mondo del lavoro in convegni e tavole rotonde sia un elemento caratterizzante dell’offerta didattica della filiera Unimol di Economia aziendale, con l’obiettivo di fornire agli studenti elementi essenziali per integrare il loro bagaglio di competenze in aggiunta alla già solida
preparazione accademica di base.
