Imboccare la strada dell’energia elettrica condivisa per fornire indicazioni concrete di sostegno agli operatori della zona industriale in un momento difficile dovuto soprattutto all’aumento dei costi di gestione. Questo l’intento del Comune di Ripalimosani che sul solco dell’esperienza di Amares, prima Comunità Energetica del Molise nata proprio sul territorio ripese, ha organizzato un primo incontro per la presentazione del progetto nella sala conferenza messa gentilmente a disposizione di Endasform, a cui vanno i ringraziamenti dell’amministrazione comunale.
Alla riunione, oltre agli operatori, erano presenti il sindaco, il vice sindaco e l’avv. Gianfranco Gagliardi, presidente della CER AMARES e co-amministratore di Fusion Srl, la JV paritetica nata tra la collaborazione del Gruppo Amaranto e Byom Srl con sede a Roma.
Fusion è la società che ha strutturato sia Amares, sia la Comunità Energetica di Vitulano (BN).
Quest’ultima è nota non solo per la partecipazione del Comune stesso attraverso le utenze degli
Uffici Municipali, di una Scuola d’infanzia e di una società privata, ma anche per il riconoscimento di “VIVI – PREMIO TERRITORIO VIVIBILE” consegnato ai sette Comuni italiani
più efficienti e sostenibili in occasione della XXXIX Assemblea annuale dell’Anci. Il premio è stato ricevuto proprio grazie alla CER che, su tutto il territorio nazionale, è stata la prima in assoluto ad aver ricevuto gli incentivi da parte del GSE – Gestore Dei Servizi Energetici.
“E’ compito di ogni amministratore attivare tutti i percorsi capaci di portare beneficio alla popolazione – ha affermato il sindaco Marco Giampaolo – Uno di questi è il trasferimento di buone pratiche da mettere a disposizione della collettività, in questo caso gli operatori della zona industriale. Il concetto di comunità è alla base della cosa pubblica e va promosso in ogni settore: le comunità energetiche sono un chiaro esempio di sussidiarietà attraverso le energie rinnovabili. Verso un sistema che fa bene all’ambiente ma anche alle singole imprese che possono abbattere insieme i costi delle loro attività”.
Il progetto Amares nasce lo scorso 15 ottobre 2021 con la costituzione dell’omonima associazione senza scopo di lucro creata dalla collaborazione tra il Gruppo Amaranto ed Ares, ente di formazione e progettazione. Quest’ultimo, locato nello stesso stabile di proprietà del Gruppo in via Iammarino, ha deciso di accogliere la proposta di Amaranto di entrare nella Comunità, sfruttando l’energia prodotta grazie all’impianto fotovoltaico di 37,145 kWp installato su pensiline e realizzato dalla società Energia Prima O&M – Gruppo Amaranto.
Aderire ad una CER significa fornire benefici all’ambiente e contribuire a mitigare i costi energetici di chiunque ne prenda parte. Sì, perché la Comunità Energetica è un soggetto aperto al quale possono aderire aziende, attività commerciali, privati e il Comune stesso, che siano in prossimità territoriale o comunque appartenenti alla medesima cabina primaria. Questi soggetti potranno produrre, consumare, immagazzinare e vendere sul mercato l’energia rinnovabile; scambiare, all’interno della stessa comunità, l’energia prodotta dalle loro unità di produzione; installare e gestire sistemi di stoccaggio dell’energia per autoconsumo, senza oneri di rete; mantenere i propri diritti e obblighi in quanto consumatori finali, aggregati e non e ricevere una remunerazione, anche mediante incentivo, per l’energia elettrica rinnovabile prodotta ed autoconsumata.