La Fondazione “Giovanni Paolo II” vuole partecipare concretamente alla gara di solidarietà per le popolazione colpite dal Sisma che ha devastato diverse aree del Centro Italia. La Direzione Generale ha pensato che un atto immediato e concreto di aiuto alle popolazioni possa essere fatto destinando il cinque per cento di tutti gli introiti derivanti dalla attività privata (visite ed esami) per la ricostruzione di un Ospedale individuato fra quelli che hanno avuto danni dal terremoto e per questo motivo sono in corso contatti per individuare sia la struttura, che gli interlocutori che dovranno chiaramente essere le istituzioni locali (Sindaci, Direttore dell’ASL, Vescovo).
“In questa situazione drammatica – dichiara il direttore generale della Fondazione Mario Zappia ( nella foto)- vogliamo manifestare la nostra vicinanza alle popolazioni colpite da questa grande tragedia con un gesto molto concreto: faremo una donazione per la riedificazione di un presidio ospedaliero danneggiato e la cui funzionalità è estremamente rilevante per tutta l’area. L’Assistenza sanitaria è un bene primario, purtroppo il terremoto non ha risparmiato nulla ed è necessario che la ricostruzione inizi proprio da queste realtà”.
La “Cattolica” è un Ente no profit, senza scopo di lucro, con l’obiettivo di fornire assistenza di qualità alla persona malata, di proporre buone pratiche assistenziali, di adottare tutte le innovazioni tecnologiche e organizzative che possano avere una ricaduta positiva nell’esclusivo interesse del paziente, in coerenza con le finalità istituzionali dell’Università Cattolica, di cui la Fondazione è espressione.
“Attingeremo i fondi dal nostro bilancio” continua il Direttore “la spesa non graverà sul cittadino che continuerà a pagare le solite tariffe che non aumenteranno, che peraltro sono già state elaborate solo per coprire i costi effettivamente sostenuti, senza margine di profitto. Una parte della somma percepita verrà destinata per la ricostruzione dell’Ospedale. Colgo l’occasione per esprimere la nostra commossa solidarietà anche alle famiglie, siamo stati emotivamente molto colpiti, e per questo abbiamo deciso di intervenire fattivamente; auspichiamo, che questo nostro gesto possa aiutare la popolazione a tornare, nel più breve tempo possibile, alla normalità”.
E’ stata avviata anche una raccolta fondi interna tra il personale, e non sono mancati momenti di preghiera e di riflessione spirituale.