La carica dei duemila PFP. Arriva la rivoluzione dei Budget Educativi. Campobasso protagonista con la sperimentazione

Un piccolo gruzzolo strutturale, da inserire nel PEI (Piano Educativo
Personalizzato), per superare le disparità di opportunità fra i ragazzi,
contrastare la povertà educativa, creare coesione sociale. E’ questo
l’ambizioso e innovativo progetto “PFP, Progetti Formativi Personalizzati
con Budget Educativi” che vede 48 partner in 9 regioni italiane e che
coinvolgerà circa 100 classi, per un totale di 2.000 ragazzi.


Presente anche il Molise e saranno coinvolti nell’animazione territoriale
l’Associazione Una Voce per le Donne, l’Associazione di promozione
sociale Me.Mo Cantieri Culturali, la Caritas Campobasso – Bojano, il
Comune di Campobasso e il Liceo Scientifico Romita.


Qual è il modello? Il budget di salute. “Il passo innovativo sta nel formare le
scuole affinché il budget educativo possa essere di classe e non per il singolo ragazzo vulnerabile, un capitale sociale per creare coesione”, così ha spiegato Angelo Moretti direttore generale del Consorzio Sale della Terra e coordinatore generale del progetto PFP. “Il principio è che se non si interviene sui determinanti sociali delle salute, nessuna riabilitazione funziona.

Il nostro welfare invece spesso è ancora impostato in maniera dicotomica, con una spesa enorme per la riabilitazione ma pochi risultati in uscita. Nel budget di salute invertiamo l’approccio, partendo dal migliorare i determinanti sociali della salute di una persona, tutto il contesto in cui quella persona vive: dove abita, l’affettività, la socialità, il lavoro… non è un progetto di cura ma di presa in carico olistica”.


Obiettivo generale del PFP è quello di ampliare e migliorare le opportunità educative per gli adolescenti di specifici territori visti come attori dello sviluppo umano sostenibile, attivando i coordinatori didattici dei plessi scolastici e i co-gestori locali del PFP, come indicato dall’Agenda 2030. L’idea centrale del progetto è quella di costruire nei territori una rete di offerte educative, con la scuola che si fa promotore di una co-costruzione di processi personalizzati per gli adolescenti in povertà educativa.

Insomma, nel tradizionale PEI delle scuole entrerà anche il budget educativo, che ammonta a 600 euro l’anno e che sarà gestito dalla scuola in
accordo con i ragazzi e le famiglie, per servizi offerti da 35 partner sui 48
della rete. Complessivamente, il progetto sperimentale prevede di utilizzare un milione di euro in budget educativi, su tre anni e cento classi. Terminata la sperimentazione, dal quarto anno l’idea è che il budget educativo possa diventare parte ordinaria dell’offerta formativa scolastica, con le risorse non più del bando per la povertà educativa o con altri bandi spot, ma con i fondi dei laboratori territoriali digitali innovativi della Buona Scuola. La rete strutturata di cogestori così sarebbe attivata strutturalmente.


Ed è questo l’oggetto dell’incontro che si terrà mercoledì alle ore 10.00
presso l’Aula Consiliare del Comune di Campobasso alla presenza dei
partner molisani e nazionali.


 











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