Ha rappresentato un piccolo anticipo dell’8^ edizione del ‘Presepe vivente’, a cura dell’associazione ‘Città Viva’, che si terrà sabato 27 e domenica 28 dicembre nel centro storico di Campobasso, il momento vissuto nella capanna dove Papa Francesco celebrò la santa messa lo scorso 5 luglio, nell’area dell’ex stadio Romagnoli. La capanna rurale che ospitò il pontefice ha accolto, questa sera lunedì 22 dicembre, la natività realizzata da un artigiano del posto che è stata benedetta dall’arcivescovo Bregantini. Prima il ritrovo in piazza Municipio, dove i figuranti, nei panni di Maria e San Giuseppe hanno accolto il bambin Gesù donato provvisoriamente dalla cappella della casa circondariale di Campobasso; successivamente, il trasferimento nei pressi della capanna.
Nelle parole del vescovo non solo la dimensione religiosa della festa del Natale, ma anche un messaggio civile che coinvolge la città capoluogo, affinché la natività dell’ex Romagnoli possa divenire simbolo del valore di quell’area, che si spera possa restare a vantaggio dei cittadini. Parole alle quali hanno fatto eco quelle del consigliere comunale Michele Durante: “Parte di quest’area deve restare a disposizione dei cittadini, nonostante l’edificazione della nuova sede della Regione Molise. Del resto, questo è quanto abbiamo deciso in Consiglio comunale”. Lo stesso Durante, nel corso della serata, si è appellato al senso civico dei cittadini, affinché non si verifichino atti vandalici sulla ‘Nativita’.
Dalla natività, il messaggio di pace per il Natale di Bregantini affidato a tre temi: la casa, il presepe, entrambi simboli della famiglia, e la piazza. Tutti luoghi in cui è necessario possa sempre regnare appunto la pace.
La capanna che ospitò il Papa diventa capanna della natività
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