L’Unione degli Studenti Molise lancia la mobilitazione per l’11 ottobre che si terrà a Campobasso, con partenza da Piazza San Francesco e ad Isernia con partenza da VIA PIANA SAN LEUCIO ( VI secolo) entrambe con successivo corteo. A livello nazionale il nostro paese sta sperimentando da tempo le politiche di austerità e privatizzazione sul settore pubblico, in primis sull’istruzione. La spesa in questo ambito è ferma al 4,9% del PIL, mentre nei paesi del nord Europa si arriva ad investire anche l’8,3% del PIL, come ad esempio in Danimarca. In questi ultimi mesi non sono mancate critiche in merito alla questione da parte delle istituzioni europee: secondo il rapporto Education at a Glance, l’Italia è l’unico Paese dell’area OCSE che dal 1995 non ha aumentato la spesa per studente.
L’abbandono scolastico si attesta al 17,6% quando gli obiettivi della strategia Europa 2020 prevede una riduzione del tasso di abbandono scolastico al di sotto del 10% e un aumento al di sopra del 40% della percentuale di giovani laureati entro il 2020, percentuale ferma nel nostro Paese al 21,7% . Il disinvestimento dello Stato diventa ancor più evidente e drammatico se si considera la situazione in cui versano gli edifici scolastici. Anni di tagli hanno infatti causato ulteriori danni alle strutture oltreché peggiorare la condizione di chi vive quotidianamente la scuola: aule sovraffollate, personale insufficiente, scarsissima manutenzione. Oggi quasi la metà di questi non possiede le certificazioni di agibilità, anche in zone ad elevato rischio sismico o vulcanico, più del 65% non ha il certificato di prevenzione incendi, il 36% degli edifici ha bisogno d’interventi di manutenzione urgenti. Non è stimabile quanti miliardi di euro servano per rendere le scuole sicure, a basso dispendio energetico,belle e accoglienti. Il Ministero ritiene che bastino 13 miliardi di euro. Chiediamo perciò che venga riaperto il tavolo ministeriale sul monitoraggio dell’edilizia scolastica e che vengano resi pubblici i dati. Altro punto che riteniamo debba essere centrale in questo autunno è l’eliminazione delle prove Invalsi: Le scuole non devono essere luoghi chiusi in cui imparare nozioni a memoria, ma in cui “imparare ad imparare”,svolgere discussioni critiche, confrontarsi con gli altri. Le invalsi infatti promuovono proprio un tipo di scuola nozionistica, che basi il livello di una scuola e degli studenti attraverso delle crocette; Esso non è un sistema di valutazione né oggettivo né utile al miglioramento del sistema scolastico italiano; propina retoricamente dati utili solo a classificare le scuole in rating competitivi. Il sistema di valutazione invece deve basarsi sulla relazione paritetica e non unidirezionale tra docente e studente, strutturandosi su tre livelli (autovalutazione, valutazione studente-docente, valutazione docente-studente). L’imposizione dei test all’esame di maturità per il 2014 rappresenta per noi fin da subito un motivo di battaglia .Anche a livello regionale la situazione scolastica non è affatto migliorata:la sconfitta di Michele Iorio e la conseguente vittoria del centro-sinistra non hanno portato il cambiamento richiesto dagli studenti a partire dalle elezioni del febbraio 2013. Il nuovo governo infatti non ha migliorato né la situazione dei trasporti, né quella delle borse di studio, tantomeno quella dell’edilizia scolastica, ma ha invece ritenuto opportuno usare i fondi regionali per rimpinguare le tasche già fin troppo piene dei consiglieri regionali, degli assessori e dello stesso presidente. Evidentemente la stessa governance non ha intuito, o ha ignorato che il problema dell’edilizia scolastica molisana è fin troppo grave: infatti nonostante sia certo che il Molise si presenti come un luogo ad alto rischio sismico e nonostante i bambini morti a San Giuliano Puglia, non è mai stata data priorità alle strutture delle scuole molisane; Ciò è dimostrato dagli stati in cui si trovano il liceo Artistico o il Ragioneria di Campobasso, non dimenticando il crollo del controsoffitto del Pilla di Venafro, tanto per citare qualche esempio. Richiediamo dunque un immediato e cospicuo stanziamento di denaro!Infine è necessario ribadire la volontà di una legge regionale sul diritto allo studio che gli studenti chiedono da anni, promessa anche prima delle elezioni di Febbraio, e ancora una volta smentita. Invitiamo dunque tutti gli studenti a partecipare, non c’è più tempo!! UdS Molise