L’IZS dell’Abruzzo e del Molise è partner del progetto SUSHIN – SUstainable fiSH feeds INnovative ingredients, che si prefigge di aumentare la produttività degli allevamenti di pesce italiani in maniera sostenibile ed economica, salvaguardando la qualità e la sicurezza alimentare del prodotto ittico.
L’attività di ricerca triennale è finanziata con oltre 715.000 euro da Ager, (www.progettoager.it), un progetto di collaborazione tra Fondazioni bancarie per sostenere la ricerca scientifica nell’agroalimentare, che mette al centro le produzioni italiane d’eccellenza puntando al miglioramento dei processi e allo sviluppo di tecnologie d’avanguardia. L’obiettivo è quello di rafforzare la leadership dell’agroalimentare italiano, preservando il delicato equilibrio tra rese produttive e sostenibilità ambientale delle filiere agricole.
A un anno dall’inizio delle attività i partner di progetto hanno deciso di trovarsi all’Istituto di Teramo per confrontarsi sullo stato di avanzamento dei lavori. L’incontro è in programma giovedì 22 marzo nella sala convegni del CIFIV di Colleatterrato e vedrà gli interventi di tutti i partner di progetto provenienti, oltre che dall’IZSAM, dall’Università degli Studi di Udine, Università degli Studi di Firenze, Università Politecnica delle Marche, Università Ca’ Foscari di Venezia, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), Fondazione Edmund Mach e Consiglio per la Ricerca in agricoltura e l’analisi dell’Economia Agraria (CREA) del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali.
Il 23 marzo le attività proseguono per i rappresentanti di amministrazioni pubbliche, aziende, enti pubblici e privati che si occupano di tutela ambientale, produzione di mangimi e acquacoltura. Il seminario si tiene sempre al CIFIV, dalle ore 9:30, ed è aperto a tutti quelli che desiderano ampliare le proprie conoscenze nel settore.
Trovare una fonte alternativa alla farina di pesce e ridurre la pressione sugli stock naturali già fortemente depauperati è ormai diventato un obbligo. L’obiettivo di SUSHIN, in poche parole, è sviluppare mangimi di nuova generazione per le principali specie ittiche allevate in Italia, utilizzando ingredienti sostenibili e alternativi (per es. farine di insetti e residui della macellazione avicola), garantendo la qualità organolettica e sanitaria degli alimenti nel rispetto dell’ambiente.
L’attenzione alla tutela ambientale del progetto è confermata dalla scelta di valutare come ingrediente alternativo il gambero rosso della Louisiana: “Siamo partner di questo progetto di natura interdisciplinare soprattutto per le competenze del nostro Istituto nel settore della sicurezza alimentare, a tutela dei consumatori e degli stessi animali”, specifica il dott. Francesco Pomilio, responsabile del progetto per l’IZSAM, “il gambero rosso della Louisiana è una delle 100 specie aliene più invasive al mondo, pertanto la cattura ne riduce l’espansione negli ambienti naturali a vantaggio delle specie autoctone che altrimenti rischiano di scomparire. Allo stesso tempo il crostaceo, specificatamente trattato, è un ottimo ingrediente nei mangimi per le sue qualità nutrizionali”, continua il dott. Pomilio, “le attività di cattura sono state svolte nel Parco Nazionale del Circeo e nella Riserva Regionale Tevere-Farfa sul fiume Tevere dal nostro personale assieme ai colleghi del CREA. Ad oggisono stati catturati 420 kg di gamberi rossi della Louisiana, pari a circa 23.000 esemplari”.
L’IZS dell’Abruzzo e del Molise è partner del progetto SUSHIN – SUstainable fiSH feeds INnovative ingredients, che si prefigge di aumentare la produttività degli allevamenti di pesce italiani in maniera sostenibile ed economica, salvaguardando la qualità e la sicurezza alimentare del prodotto ittico. L’attività di ricerca triennale è finanziata con oltre 715.000 euro da Ager, (www.progettoager.it), un progetto di collaborazione tra Fondazioni bancarie per sostenere la ricerca scientifica nell’agroalimentare, che mette al centro le produzioni italiane d’eccellenza puntando al miglioramento dei processi e allo sviluppo di tecnologie d’avanguardia. L’obiettivo è quello di rafforzare la leadership dell’agroalimentare italiano, preservando il delicato equilibrio tra rese produttive e sostenibilità ambientale delle filiere agricole.