Riceviamo e pubblichiamo
Abbiamo letto sulla rassegna stampa dell’ASREM un articolo dal titolo “ la buona sanità che dà lustro al Molise”. Il titolo ha stimolato la nostra curiosità che è diventata sempre maggiore quando abbiamo appreso che si parlava di interventi di chirurgia vascolare effettuati presso la Fondazione “Giovanni Paolo II”. Nell’articolo si narra di quattro difficilissimi e complessi interventi eseguiti per patologia aneurismatica che hanno costretto l’equipe della Fondazione a trascorrere numerose ore in sala operatoria, affrontando momenti di alta tensione, fortunatamente con lieto fine, come in tutte le fiabe che si rispettino.
Ovviamente la cosa non può che farci piacere, soprattutto per il bene dei pazienti, e certo non ci rende perplessi più di tanto la pomposità con cui l’ufficio stampa della Fondazione, e gli organi di informazione a cascata, facendo sia chiaro il loro lavoro, hanno dato risalto alla notizia.
Ci permettiamo solo di ricordare che nel reparto di Chirurgia Vascolare Pubblica del “Cardarelli” i nostri operatori eseguono di routine interventi del genere, come in tanti altre strutture simili del paese, magari non impiegando tante ore come dicono in Fondazione, ma quelle che una buona tecnica richiede all’interno di specifici e codificati protocolli scientifici; il tutto senza che ciascun operatore esterni stress lavorativi straordinari per aver partecipato a operazioni importanti che rientrano nella ordinarietà di un reparto di alta specializzazione quale è quello di chirurgia vascolare.
Ogni giorno noi facciamo il nostro lavoro con professionalità, dignità e umanità.
Non ci sentiamo eroi e crediamo, pur non avendo il clamore dei titoli ad effetto, di contribuire a dare, con il nostro umile lavoro, “lustro” alla sanità di questa regione.
Ma siamo soprattutto felici di aiutare tanti malati a risolvere, o a rendere più sopportabili, patologie gravi e difficili.
I loro occhi e quelli dei loro cari pieni di gratitudine dopo un intervento, ci ripagano molto più di un comunicato stampa esaltatorio.
Diversamente dai colleghi della Fondazione intenti nell’autocelebrazione mediatica, nel continuare in silenzio il nostro lavoro quotidiano, preferiamo esprimere solidarietà a tutti quei colleghi che, in quella stessa struttura, stanno vivendo momenti difficilissimi per il loro futuro lavorativo.Lettera degli infermieri dell’UOC chirurgia vascolare ed endovascolare ASREM