Per la sua ottava edizione, la campagna nazionale “Il tuo punto di vista conta – non lasciare che le maculopatie ti fermino” ferma a Campobasso per sensibilizzare sulle maculopatie, in particolare Degenerazione Maculare legata all’età Umida (nAMD) ed Edema Maculare Diabetico (DME), con l’obiettivo di far emergere i bisogni non soddisfatti di pazienti e caregiver, tra cui il mantenimento di una vita sociale e lavorativa attiva, sottolineando l’importanza della prevenzione.
L’iniziativa, promossa da Roche Italia, è patrocinata da Associazione Pazienti Malattie Oculari (APMO), Comitato Macula, Retina Italia ODV, Società Italiana di Scienze Oftalmologiche (SISO). La tappa molisana ha inoltre ricevuto il patrocinio della Regione Molise, del Comune di Campobasso e dell’Università degli Studi del Molise.
Osservando l’impatto delle maculopatie sulla vita delle persone più a rischio (over50), la campagna mira a sottolineare con enfasi l’importante ruolo della prevenzione organizzando giornate di screening della vista gratuiti sul territorio nazionale, un itinerario che fa tappa in diverse città italiane, tra cui Campobasso, il 19 ottobre presso Sala Civica del Comune di Campobasso (Piazza Vittorio Emanuele 29). Durante la giornata dedicata, infatti, sarà possibile effettuare gratuitamente una visita della vista di primo livello eseguita da uno specialista con tomografia a coerenza ottica (OCT).
Le maculopatie sono patologie oculari che interessano l’area che si trova al centro della retina, ovvero la macula. Tra le più diffuse ci sono la degenerazione maculare legata all’età e l’edema maculare diabetico, patologie che hanno un enorme impatto sulla qualità di vita dei pazienti e dei loro caregiver e che colpiscono principalmente le persone con più di 50 anni, fascia di età più rappresentativa della popolazione italiana con una piena vita sociale e lavorativa.
“Nei paesi industrializzati circa 1 persona su 8 con più di 60 anni è affetta da degenerazione maculare correlata all’età e circa 200 milioni di persone nel mondo soffrono di una qualche forma di retinopatia diabetica, incluso l’edema maculare – afferma il Professor Roberto dell’Omo, Professore Ordinario e Direttore della Scuola di Specializzazione in Malattie dell’Apparato Visivo presso l’Università degli studi del Molise– Oggi queste patologie, un tempo gravemente invalidanti, possono essere in molti casi trattate con successo grazie alle nuove terapie disponibili. Tale progresso ha consentito un notevole miglioramento della qualità di vita dei pazienti e delle persone che li assistono”.
Le maculopatie si presentano in diverse forme: la degenerazione maculare legata all’età, ad esempio, colpisce la parte della retina deputata alla visione centrale nitida e dettagliata [1,2] e, a seconda di come la macula viene danneggiata, si distingue in ‘AMD secca’ e ‘AMD neovascolare o umida’. La AMD neovascolare o “umida” (nAMD), che è la forma più avanzata, si caratterizza per la crescita incontrollata di nuovi vasi sanguigni anomali sotto la retina [3,4] e, se non trattata, può provocare una perdita rapida e grave della vista. La nAMD è infatti la causa principale di perdita della vista negli ultrasessantenni e, in Italia, colpisce da 130mila a circa 480mila persone. [1,5,6,15] In Italia, la nAMD colpisce prevalentemente la fascia d’età 65-69 anni e over 85 con un’incidenza rispettivamente del 2,1% [7] e del 3,7% [8]. Anche l’edema maculare diabetico (DME) è una grave patologia della vista, una complicanza del diabete (tipo 1 e tipo 2), che in Italia colpisce circa 200 mila persone [15]. Gli alti livelli di glucosio deteriorano i piccoli vasi sanguigni della retina che, una volta danneggiati, iniziano a sanguinare e riversare liquidi nella macula, il cui accumulo provoca quindi un edema [2,9]. Se non trattato adeguatamente può portare a un’importante ipovisione e peggioramento della qualità di vita dei pazienti che ne sono affetti [10,11].
Attualmente, il trattamento principale per le maculopatie prevede l’utilizzo di inibitori del VEGF[12] (fattore di crescita dell’endotelio vascolare), una proteina che stimola la crescita di nuovi vasi sanguigni. Nella maggior parte dei pazienti, gli inibitori del VEGF, somministrati attraverso iniezioni intravitreali, possono migliorare la visione se la diagnosi è stata precoce e il trattamento tempestivo [13,14] e se eseguito a cicli regolari nel tempo. Tuttavia, malgrado l’impatto positivo degli stessi nella gestione terapeutica di queste patologie, permangono ancora diversi problemi legati alle somministrazioni frequenti di questi trattamenti e, in definitiva, all’efficacia a lungo termine dopo la loro sospensione. Oggi la ricerca scientifica ha raggiunto importanti traguardi, mettendo a disposizione nuovi trattamenti con diversi meccanismi d’azione, capaci di garantire una maggiore durata e un’elevata efficacia nel tempo.
I sintomi legati alle maculopatie possono manifestarsi anche dopo molto tempo, a volte quando ormai la patologia è in uno stadio avanzato. È per questo motivo che l’informazione, la prevenzione e la diagnosi precoce diventano un tassello essenziale per contrastarle.
“Le maculopatie sono patologie silenziose, che spesso si manifestano quando ormai i sintomi sono già in fase avanzata – spiega Massimo Ligustro, Presidente di Comitato Macula – L’informazione e la prevenzione diventano quindi aspetti fondamentali e noi di Comitato Macula, riteniamo essenziale che ogni persona a rischio sia consapevole dell’importanza dei controlli regolari e della diagnosi precoce. Solo attraverso una corretta sensibilizzazione è possibile intervenire tempestivamente e ridurre l’impatto di queste patologie”.
Ripartita da Potenza nel maggio 2024, la campagna ha attraversato il territorio nazionale facendo tappa ad Ancona e Palermo proseguendo con la tappa di Campobasso prevista per il prossimo 19 ottobre, continuando ad avvicinare sempre di più i cittadini all’importanza della prevenzione nell’ambito delle maculopatie.
“Siamo lieti di sostenere iniziative di sensibilizzazione come questa, che sottolineano l’importanza della prevenzione. La collaborazione tra le istituzioni è fondamentale per garantire un’azione coordinata e mirata verso l’obiettivo comune di costruire un sistema di assistenza capace di rispondere in modo efficace ai reali bisogni dei nostri cittadini” – dichiara Quintino Pallante, Presidente del Consiglio Regionale del Molise – Il sostegno della Regione Molise verso queste iniziative segna un passo avanti nella nostra politica sanitaria, contribuendo a far conoscere le maculopatie e a sensibilizzare i cittadini sull’importanza della prevenzione”.
“La prevenzione è l’asse portante del nostro sistema sanitario e gli screening per le maculopatie rappresentano uno strumento essenziale per individuare precocemente forme di malattia che altrimenti potrebbero passare inosservate” – spiega Angelo Marcheggiani, Assessore alla Salute del Comune di Campobasso.
L’appuntamento sarà quindi a Campobasso il 19 ottobre presso la Sala Civica del Comune di Campobasso (Piazza Vittorio Emanuele 29, Campobasso) dalle ore 09:00 alle ore 13:00 e dalle 14:30 alle 18. Durante questa giornata, saranno effettuate visite della vista di primo livello gratuite alla popolazione maggiormente a rischio per età (oltre i 50 anni) per la prevenzione delle maculopatie.