CAMPOBASSO. Pur essendo stata licenziata dalla Prima commissione, la proposta di legge nata da un’iniziativa popolare per dimezzare le indennità degli eletti di Palazzo Moffa, non è stata ancora iscritta nell’agenda del Consiglio Regionale diffidando anche il presidente Vincenzo Niro. Gli indignati del Molise sostengono che la politica con le proprie scelte ha cambiato strada rispetto alle vere esigenze del paese come per esempio la legge 10 che fece debuttare nuove indennità. Per questo il 15 gennaio scorso vennero presentate seimila firme per ridurre le spese della casta molisana e il testo fu subito trasmesso alla Prima commissione. Poi per qualche mese è sembrato imminente il varo della proposta renziana di equiparare le indennità dei regionali a quella del sindaco del comune di Campobasso; per questo la legge fu congelata e a settembre il testo venne licenziato dalla Prima commissione. Oggi ricorda il comitato degli indignati che il nuovo Statuto stabilisce che le proposte di iniziativa popolare siano iscritte nell’ordine del Consiglio trascorsi quattro mesi dalla loro assegnazione alla commissione.
Il testo per dimezzare le indennità ancora non iscritto nell’agenda del Consiglio
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