Il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina, ha avuto modo, nei giorni scorsi, di confrontarsi telefonicamente con il Presidente della Regione, Donato Toma, sulle problematiche inerenti il trasporto pubblico urbano, un tema che in città ha necessità di trovare uno sblocco il più possibile immediato.
In mattinata, lo stesso sindaco, per dar seguito all’interlocuzione istituzionale tra Comune e Regione su questa tematica, con una nota scritta, ha richiesto alla Regione Molise l’istanza di modifica dell’Ordinanza Regionale n. 26 del 2 maggio 2020.
“Ho rappresentato al Governatore, a seguito di un nostro precedente colloquio telefonico sul tema, la grave situazione che sta interessando la città capoluogo circa il funzionamento del Trasporto Pubblico Urbano, in seguito all’applicazione dell’Ordinanza regionale n. 26 del 2.5.2020. – ha dichiarato il sindaco Gravina – Considerato che l’indice di contagio regionale e locale attuale è assolutamente rassicurante e considerata la peculiarità del Trasporto urbano, con la possibilità che le persone possano viaggiare anche in piedi, si ritiene che possa derogarsi agli attuali limiti di passeggeri trasportabili, fermo restando che dovranno osservarsi tutte le attuali misure circa i dispositivi di protezione individuale.
In questo modo, attesa anche la limitatezza delle corse ancora in essere, riusciremmo quantomeno a garantire la trasportabilità di tutta l’utenza e quindi del servizio pubblico essenziale ad essa sotteso.”
Ma qualche ulteriore specifica sulla situazione del servizio di trasporto in città, il sindaco Gravina l’ha voluta dare anche su quanto ha comunicato l’azienda che se ne occupa, la SEAC, all’amministrazione comunale nei giorni scorsi, per l’immediato futuro.“La SEAC ci ha comunicato verbalmente che, a partire da lunedì 6 luglio, sarà pronta a ristabilire il normale servizio estivo. Come amministrazione comunale stiamo ottemperando a tutti i passaggi del caso, con l’azienda e le altre istituzioni, per richiedere che con il progressivo normalizzarsi della situazione sanitaria emergenziale, si possa tornare a garantire ai cittadini un servizio in linea con le esigenze reali del momento.”