Il Direttore dell’UOC di Clinica Cardiologica e Cardio Imaging del Responsible Research Hospital ha presentato una relazione sulla sindrome da cardiomiopatia da stress: il cuore “infranto” dalle emozioni. Il congresso ESC 2024 a Londra è uno degli eventi più importanti nel panorama cardiologico internazionale dove i principali esperti del mondo si riuniscono per confrontarsi sulle tecnologie pionieristiche, sulle cure innovative e le nuove frontiere della ricerca clinica, valutando anche le opportunità di networking. Questo evento funge da catalizzatore per plasmare il futuro della medicina cardiovascolare su scala globale e fornisce una potente piattaforma per amplificare la ricerca.
I riflettori del Congresso ESC 2024 sono stati su “Personalizzazione delle Cure”, un argomento dedicato a responsabilizzare i pazienti attraverso trattamenti su misura per migliorare i risultati, ridurre il rischio e ridefinire lo standard di cura.
Il professor Rodolfo Citro, Direttore dell’UOC di Clinica Cardiologica e Cardio Imaging del Responsible Research Hospital e professore di Cardiologia dell’Università degli Studi del Molise è stato scelto come relatore dell’evento, presentando una relazione sulla diagnosi della sindrome da cardiomiopatia da stress:
“il congresso dell’ESC è un evento molto importante a cui hanno partecipato circa 30 mila cardiologi da ogni parte del mondo” commenta il professor Rodolfo Citro “sono onorato di essere stato invitato a questo importante appuntamento; il tema del mio intervento è stato la diagnosi della cardiomiopatia da stress detta anche sindrome Takotsubo, soffermandomi in particolare sull’inquadramento della malattia e la diagnosi differenziale con altre patologie” conclude il professore.
La sindrome Takotsubo può essere causata da situazioni stressanti e da forti emozioni. I sintomi principali simulano quelli di un infarto e includono dolore al torace e respiro corto. Il quadro clinico si manifesta a seguito di eventi cosiddetti trigger generalmente negativi o situazioni di ansia e preoccupazione. Ad esempio, delusioni amorose, lutti, divorzi, licenziamenti. Oppure eventi traumatici esterni, come aggressioni, incidenti o catastrofi ambientali. È stata descritta per la prima volta in Giappone nel 1990. La sindrome colpisce una parte del cuore, interrompendo temporaneamente la sua normale capacità di pompare sangue.
L’elemento particolare è la forma assunta dal ventricolo sinistro del cuore. Esso, infatti, cambia conformazione, assumendo l’aspetto di un’anfora simile al vaso utilizzato dai pescatori giapponesi per catturare i polpi, per tale motivo prende il nome di sindrome di Takotsubo.
Fino a quando la diagnosi non è certa, il trattamento della sindrome di Takotsubo è simile a quello previsto in caso di infarto. La maggior parte delle persone colpite viene ricoverata in ospedale fino alla guarigione. Una volta stabilito che la sindrome Tako Tsubo è la causa dei disturbi avvertiti dalla persona, il medico prescrive la terapia da assumere in ospedale, ovvero farmaci che aiutano a ridurre il carico di lavoro del cuore e a prevenire ulteriori episodi.
Oltre a tali tipi di interventi, i medici consigliano vivamente di rivolgersi a un esperto in tecniche di rilassamento e consigliano vivamente un counseling psicologico per la gestione dello stress.