Una perdita improvvisa che genera un vuoto enorme nel mondo del volontariato e non solo. In queste ore la città di Campobasso piange la scomparsa di Sergio Zarrilli, stimato pediatra, presidente dell’associazione ‘Nati per leggere’, medico ambientalista e volontario anche con altre organizzazioni che promuovono missioni in Africa.
Il professionista è stato colto da malore ieri mattina in una strada del centro del capoluogo di regione e la notizia ha lasciato sgomenti tanti amici, pazienti e membri della sua storica associazione, nonché i conoscenti. Choc anche per il Centro di servizio che, col presidente Zarrilli, aveva intrapreso un percorso comune durante la prima fase dell’emergenza coronavirus e che ora esprime cordoglio e vicinanza alla famiglia.
I contatti nati nel mese di aprile 2020 avevano portato il CSV e Nati per leggere a collaborare per alleviare le pene del lockdown di cui stavano soffrendo bambini e genitori rinchiusi in casa. Le letture delle fiabe ad opera del dottor Zarrilli sono state divulgate anche sui canali web de Centro di servizio, riscuotendo un grande interesse.
Per onorare la memoria di un uomo e volontario esemplare si riportano qui alcune dichiarazioni rilasciate dal presidente all’epoca (era il 15 aprile 2020), che adesso più che mai risuonano come un monito che parla di cultura e di crescita e che sono utili a superare le difficoltà.
«Viviamo giorni particolari – le parole di Zarrilli a corredo dell’iniziativa lanciata online dalla sua associazione-, legati all’epidemia da coronavirus, un’epidemia che ha stravolto le nostre giornate e che ci ha costretti a passare molto più tempo a casa, necessariamente e doverosamente.
Parte di questo tempo possiamo dedicarlo alla lettura di un buon libro, una cosa piacevole, utile e valida un po’ per tutti, adulti e bambini. Parlare di libri ci porta a parlare di ‘Nati per leggere’. Si tratta di un
programma nazionale di promozione della lettura condivisa sostenuto da personale sanitario,
soprattutto pediatri di famiglia, e da altre figure professionali: bibliotecari, librai, insegnanti e tanti
volontari presenti in tutta Italia. Nati per leggere, infatti, è presente in quasi tutte le regioni e in
quasi tutti le province, ha contatti ogni anno con 250mila famiglie e raggiunge il 30% dei nuovi nati
ogni anno lungo tutto il territorio nazionale. Sono risultati importanti e incoraggianti, che però non
devono farci abbassare la guardia. È necessario che la diffusione sia ancora più capillare e che
coinvolga un numero maggiore di operatori e volontari raggiungendo un maggior numero di
famiglie».