“Di giorno in giorno troviamo nelle pagine dei giornali locali di tutto il Molise, come anche nelle parole di molti cittadini, la ricerca sfrenata di sicurezza e la paura delle possibili conseguenze nefaste che insorgerebbero dalle possibili chiusure dei Presidi di Polizia esistenti da diversi anni su tutto il territorio e per i quali l’Amministrazione, per via di una spietata spending-review, continua insistentemente con la sua incessante azione di razionalizzazione”.
Così Giovanni Alfano, Segretario Generale Regionale del Coisp del Molise, Sindacato Indipendente di Polizia, torna sulla questione della chiusura di alcuni presidi di Polizia, già realizzate in parte, o in procinto di essere realizzate.
In primis vogliamo rilanciare, così come abbiamo già fatto nel 2015, l’azione di rafforzamento del Distaccamento Polstrada di Larino che tutta la cittadinanza ed in particolare il primo cittadino di quel paese vogliono mantenere vivo a tutti i costi, offrendo concrete possibilità di collaborazione come l’utilizzo dei locali dell’ex carcere in comodato gratuito e già vagliati in maniera positiva dagli organi responsabili. Il Consiglio comunale di Larino ha approvato all’unanimità una delibera che si oppone alla chiusura. Il prossimo 01.03.2017 andremo a far visita al neo Prefetto di Campobasso, sua Eccellenza Maria Guia Federico, per fare la sua conoscenza e daremo anche a Lei la nostra opinione a riguardo del presidio di Polizia Frentano anche in considerazione dei “centri Sprar” aperti sul territorio e dell’hub in cantiere a San Giuliano di Puglia.
In evidenza, inoltre, tra le nostre “battaglie” principali c’è quella dedicata all’auspicata riapertura del posto fisso di Polizia presso l’Ospedale di Campobasso (capoluogo di Regione) la cui soppressione da parte dell’Autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza ha senza meno contribuito all’aumento dei reati predatori commessi all’interno ed all’esterno di quel plesso, rendendo così vane tutte quelle attività ed iniziative messe in pratica da questa O.S. ai fini della costituzione del c.d. “codice rosa” o di un qualsivoglia sistema per la prevenzione della violenza di genere. Infatti, è inevitabile che se nell’immediatezza alla consumazione del reato la vittima non trova al pronto soccorso un operatore di Polizia pronto a raccogliere la sua denuncia e altri importanti elementi utili alla ricerca degli autori, con il passare del tempo, sarà sempre più difficile riuscire in questo, e con il rischio molto plausibile di un ripensamento per l’incalzare dello stato emozionale della paura di possibili ulteriori ripercussioni.
Un’intensa attività preventiva incardinata in questo ambito da questa O.S. che con la collaborazione di altri enti o associazioni ha organizzato Seminari, Convegni, Protocolli di intesa, partecipando attivamente alla campagna contro il femminicidio “Non ti amo da Morire” ed ha partecipato con i suoi rappresentanti ad un corso di perfezionamento svolto presso l’Università degli studi del Molise, senza poter usufruire di alcun beneficio, per l’acquisizione dell’attestato finale di: “Formatori per la prevenzione della violenza di genere”.
Questa O.S. ha aderito, altresì, al “Comitato unico per la salvaguardia della Corte d’Appello di Campobasso e della giustizia di prossimità”, collaborando direttamente con il Presidente dr. Vincenzo Di Giacomo. Tale impegno è stato per noi il modo per poter continuare le nostre battaglie contro le possibili chiusure anche di altri presidi di Polizia (S.C.O., R.O.S., G.I.C.O.), legati alla presenza della Corte, che scaturirebbero inesorabilmente da tale decisione governativa.
Per non parlare della c.d. “mannaia”, ovvero, della sempre viva possibilità di chiusura della Scuola Allievi di Campobasso “Giulio Rivera” nella quale questa O.S. ha sempre creduto battendosi ed esaltandone le qualità professionali ma soprattutto umane. Dotata di personale altamente specializzato con una chiara ed inequivocabile predisposizione all’ospitalità.
Personale troppo spesso maltrattato e sfruttato in altre attività non attinenti il proprio compito Istituzionale come le continue ed inappropriate aggregazioni presso altri reparti e presso le vigilanze fisse svolte in Uffici diversi da quello di appartenenza creando malcontento e disaffezione dal proprio.
Abbiamo organizzato in quella struttura, anche per tenere viva l’attenzione su di essa, durante l’assenza di corsi, numerosi eventi di interesse collettivo a volte validi anche come occasione per l’aggiornamento professionale come:
-La presentazione storica del calendario Coisp 2017 con l’ausilio dei colleghi esperti di storia Giuseppe De Dona ed Antonio Lanza della Guardia di Finanza;
-Convegno studi ‘IL SISTEMA DI PROTEZIONE DEI TESTIMONI E COLLABORATORI DI GIUSTIZIA’
-Seminario “Tecnologie informatiche ed elettroniche per le indagini ed investigazioni”
Per la Questura di Isernia, per il Commissariato di Termoli e per il Compartimento della Polizia Postale di Campobasso ci siamo battuti sempre per il loro rafforzamento mettendo in evidenza a chi di dovere l’aumento smisurato della criminalità in quelle zone geografiche prossime ai territori campano e quello pugliese. Abbiamo chiesto rinforzi di personale e di mezzi per poter contrastare in maniera incisiva la crescente criminalità organizzata sul nostro territorio di competenza ed il crescente aumento dei reati informatici, purtroppo, consumati anche nel Molise (prevista infatti anche una drastica riduzione degli operatori presso la Polizia Postale).
Adesso facciamo nostra ed appoggiamo in maniera incondizionata le giuste lamentele dei cittadini di Venafro che chiedono a gran voce l’istituzione nel loro territorio di un Commissariato di P.S. ovvero di un posto fisso di Polizia che fungerebbe anche da maggior controllo per quella via importante d’accesso per il Molise da parte di chi vorrebbe entrare solo per delinquere.
Questo fabbisogno crescente di sicurezza da parte dei cittadini purtroppo coincide con una riduzione degli Uffici e dei Presidi di Polizia previsti già da tempo nel Molise che solo una politica attenta e concreta potrebbe contrastare con fermezza evidenziando a chi di dovere dei continui mutamenti in negativo delle esigenze di ordine e sicurezza pubblica come ad esempio l’aumento dei profughi: 2921 persone accolte nei centri temporanei gestiti direttamente dalle Prefetture con convenzioni con operatori privati, e 475 accolti nei progetti triennali Sprar d’intesa con i comuni per un totale di 3396 unità al 25 ottobre 2016 con un incremento del 111% rispetto al 31 dicembre 2015 e un’incidenza percentuale complessiva pari al 2,02% del totale dei profughi accolti su tutto il territorio nazionale.