Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma di Nicola Lanza di Azione Civile Molise in cui racconta un’esperienza personale vissuta nel pronto soccorso del Cardarelli di Campobasso.
“Il giorno in cui a Campobasso si consumavano gli abbracci mi sono recato presso il Pronto Soccorso della Città, entro dal retro, dove c’è il reparto rianimazione, attraverso tutta l’area operativa, tutto il personale concentrato sulle decine di barelle ferme nei corridoi, per loro sono trasparente troppo presi dalle emergenze da gestire, proseguo e intravedo altre persone nei box.
Mi avvio verso la porta da cui accedono i malati e le autoambulanze, qui lo scenario è da terzo mondo, conto 35 persone in attesa e una autoambulanza in attesa di poter accedere, parlo con alcuni dei cittadini, uno di loro, ferito al braccio, mi riferisce che è da 5 ore che aspetta per avere dei punti di sutura. Resto all’ingresso del pronto soccorso ancora un’ora, finalmente viene chiamato anche il ragazzo ferito che esce poco dopo con un referto e 5 punti di sutura.
Abbiamo una emergenza nelle emergenze si chiama pronto soccorso. Noi Di Azione Civile torneremo a stretto giro presso il Pronto soccorso di Campobasso e non ci fermeremo a scrivere un post”.
Nicola Lanza Azione Civile Molise